Rilegno, sull’immesso al consumo il recupero complessivo nel 2014 è del 63%
Si attesta a oltre 1.500.000 tonnellate la raccolta dei rifiuti di legno gestita dal Consorzio, in crescita del + 9% rispetto ai valori del 2013
07 September, 2015
In crescita i numeri della filiera Rilegno: oltre 4.800 Comuni convenzionati e quasi 400 piattaforme nel 2014. Il sostegno dato dal Consorzio alle raccolte differenziate si attesta a 2 milioni di euro, mentre quello per garantire i trasporti alle industrie del riciclo ammonta a 10 milioni di euro. Cresce significativamente e si attesta a oltre 1.500.000 tonnellate la raccolta dei rifiuti di legno gestita dal Consorzio Nazionale Rilegno che, all’interno del sistema Conai, effettua in tutta Italia il ritiro dei rifiuti lignei per valorizzarli come rinnovata materia prima. Lo testimonia un 2014 in crescita con oltre un + 9% rispetto ai valori del 2013.
Grazie al lavoro compiuto nel 2014, Rilegno ha garantito, per il tramite delle quasi 350 convenzioni stipulate con i gestori e con i comuni (+7% rispetto al 2013), la copertura territoriale per 42 milioni e 455mila abitanti, ovvero il 71,5% dell’intera popolazione italiana. Gli oltre 4.800 Comuni italiani serviti dalle convenzioni hanno permesso l’avvio a recupero complessivo di quasi 400.000 tonnellate di rifiuti raccolte a nord (il 76% sul totale), circa 80.000 tonnellate raccolte al centro (circa il 16% del totale) e quasi 43.000 tonnellate al sud (oltre l’8% del totale).
Questi flussi di rifiuti – provenienti dalle raccolte urbane – sono composti di rifiuti di imballaggi e altri rifiuti legnosi (mobili, porte, complementi d’arredo ecc) e sono per la quasi totalità destinati al riciclo a rinnovata materia prima.
La filiera dell’imballaggio di legno è ampiamente sopra gli obiettivi di riciclo imposti a livello europeo anche per il 2014. Lo scorso anno ha visto un quantitativo imponente di immesso al consumo: 2.577.661 tonnellate di imballaggi, tra pallet nuovi e reimmessi al consumo, imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli, materiale da imballaggi e altri (compresi i tappi di sughero).
La filiera del legno “pesa”, così come il suo avvio al recupero complessivo dei rifiuti – dal riciclo meccanico per la produzione di pannelli a base legno, pasta per carte, blocchi in legno cemento per la bioedilizia, al compostaggio, alla rigenerazione fino ad impieghi a fini energetici. Nel 2014 è stato valorizzato oltre 1 milione 626mila tonnellate di rifiuti di imballaggi di legno, che corrisponde al 63% rispetto all’immesso al consumo. Il 34,5 % del totale è stato avviato a riciclo meccanico e il 24,4% a rigenerazione: insieme, fanno il 58,9% di avvio al riciclo. Compostaggio e recupero energetico pesano davvero pochissimo sulla bilancia complessiva: rispettivamente lo 0,77% e il 3,40%.
L’andamento delle raccolte dei rifiuti di imballaggio mostra una curva in rialzo rispetto al 2013, per quel che riguarda la gestione diretta consortile; lo stesso vale per la gestione indipendente, che non aveva subito grandi variazioni e che è tornata alle stesse cifre del 2012, dopo un lieve calo del 2013.