Yale University: "Usa producono il 115% di rifiuti in più rispetto ai dati del governo"
Secondo lo studio, nel 2012 sono stati smaltiti negli Stati Uniti 262 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani, il 115% in più rispetto la stima fatta dall'EPA pari a 122 milioni di tonnellate
24 September, 2015
Un
nuovo
studio di Yale rivela che stiamo gli Stati Uniti smaltiscono più
del doppio della quantità di rifiuti stimati dal governo
federale.
Nello studio, pubblicato il 21 settembre nella
rivista Nature
Climate Change del quale sono coautori Julie Zimmerman
(Yale University) e Timothy G. Townsend (University of
Florida), è emerso che sulla base di misurazioni fatte in discarica,
a differenza delle stime fatte dal governo, i cittadini
statunitensi producono 5 Kg di rifiuti al giorno.
Secondo
lo studio, nel 2012 sono stati smaltiti negli Stati Uniti 262
milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani, il 115%
in più rispetto la stima fatta dall'EPA (US
Environmental Protection Agency) pari a 122 milioni di tonnellate,
sempre per il 2012. La nuova stima supera anche le proiezioni fatte
della Banca Mondiale sulla produzione di rifiuti solidi urbani
statunitensi per il 2025.
Jon Powell, dottorando
del dipartimento di Chimica e Ingegneria Ambientale dei Yale e
principale autore dello studio, precisa che questa differenza di
cifre è frutto della metodologia con la quale viene calcolata la
produzione di rifiuti solidi urbani. Infatti l''EPA pubblica i
dati di produzione e di smaltimento dei rifiuti con il metodo "flusso
dei materiali di analisi", una metodologia di analisi che si
basa sulle informazioni provenienti dalle associazioni di categoria,
le imprese, il censimento degli Stati Uniti e il Dipartimento del
Commercio, in questo modo indica indirettamente quanto sarà smaltito
in discarica, mentre i ricercatori di Yale hanno usato un metodo più
diretto, sulla base dei dati di oltre 1.200 discariche di rifiuti
solidi urbani.
Negli Stati Uniti, fino al 2010,
le discariche non erano tenute a riferire i loro dati
operativi e lo studio si è basato sui quattro anni di
dati disponibili, fino al 2013. Nonostante altri studi, negli anni
precedenti, hanno rivelato risultati simili alle sottovalutate stime
di smaltimento dei rifiuti da parte dell'EPA, i ricercatori di Yale
sono convinti che il loro studio rappresenta il più accurato fino ad
oggi.
Lo Yale’s Office of Public Affairs &
Communications sostiene che: ”tre esperti esterni hanno detto
che si fidano di più dei numeri dello studio svolto da Yale che dei
dati dell'EPA", mentre Powell dice: "Sento che è un
numero superiore alle stime precedenti, e la chiave è che possiamo
usare il nostro metodo di ogni anno per il futuro, così da
monitorare con maggiore precisione i progressi verso una gestione più
sostenibile dei materiali."
Inoltre
i ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti per esaminare
l'efficacia delle discariche nel catturare i gas. Infatti hanno
scoperto che le “discariche chiuse” (come per esempio ex
cave dismesse) sono il 17% più efficienti
nel catturare i gas di quelle “aperte”,
e che il 91% di tutte le emissioni di metano da discarica provengono
da siti aperti.
Questo
è importante perché, come lo studio rivela, "la decomposizione
dei rifiuti urbani in discarica è considerata una delle maggiori
fonti di emissioni di metano prodotti dall'uomo nel mondo, e
rappresentano circa il 18% delle emissioni statunitensi."