Milano, cresce la rete di teleriscaldamento A2A
Nell’area metropolitana di Milano gli oltre 185 mila appartamenti serviti da A2A Calore&Servizi hanno permesso di ridurre di 84 mila tonnellate le emissioni di CO2 nel 2014. Ora si aggiungerà il calore generato da un impianto industriale di Sesto San Giovanni
13 October, 2015
Arriva energia termica da nuove fonti per riscaldare l’inverno delle famiglie nella grande area metropolitana milanese. Da quest’anno un importante contributo verrà dato infatti dal calore generato dall’impianto industriale Vetreria Vetrobalsamo di Sesto San Giovanni. L’operazione di potenziamento della capacità di riscaldamento realizzata da A2A Calore&Servizi è il frutto di un progetto finalizzato alla ricerca di nuove fonti di calore da cicli produttivi presenti e disponibili sul territorio denominato “Calore in rete” e si inserisce nella filosofia di uso razionale dell'energia, permettendo un recupero di calore fino a circa 4 MW, energia altrimenti dispersa nell’ambiente.
Ad oggi, la rete di teleriscaldamento di A2A posata nell’area metropolitana della città di Milano fornisce energia termica ad oltre 185 mila appartamenti "equivalenti1" (80 mq), con un incremento della volumetria servita del 6% rispetto all’anno precedente, portando a circa 45 milioni i m3 riscaldati dalla rete. A fine 2015 saranno circa 12 i km di nuova rete di teleriscaldamento posata a Milano.
Nel corso di questa stagione termica altri tre edifici storici del Comune di Milano utilizzeranno come fonte di calore il teleriscaldamento, evitando l’emissione in atmosfera di polveri inquinanti dovute alla combustione di gasolio, circa 300 mila litri l’anno, e di gas metano, circa 700 mila m3 l’anno. Dopo aver raggiunto, nell’ottobre 2011, il Palazzo di Giustizia, il teleriscaldamento ora arriva anche a Palazzo Reale, al comando della Polizia locale di via Beccaria e agli uffici di via Dogana, che diverranno edifici ad emissioni localizzate zero, prelevando il calore prodotto dalla centrale di geo-cogenerazione di Canavese che sfrutta l’energia geotermica del sottosuolo.
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