La sostenibilità ambientale della ristorazione scolastica della Città di Torino
Un breve riassunto delle principali misure che il servizio di refezione scolastica della Città di Torino adotta in materia di sostenibilità ambientale. Acqua della rete pubblica, stoviglie riutilizzabili, raccolta differenziata lungo tutto il ciclo della produzione e della distribuzione alimentare
26 October, 2015
Il servizio di ristorazione
scolastica nelle scuole dell’obbligo
(scuole primarie e scuole secondarie di I grado) e nelle scuole e nidi
d’infanzia della città di Torino è certificato ISO 9001 e viene erogato in 360
plessi scolastici (circa 45.000 pasti giornalieri per complessivi 7.500.000
annui) da aziende qualificate, certificate ISO 9001, a seguito di gara
d’appalto.
Esso si articola in due distinte tipologie di servizio:
- pasti freschi: rivolti ai nidi e scuole d’infanzia (circa 20.000 al giorno), provvisti di cucina interna dove i pasti vengono cucinati direttamente in loco;
- pasti veicolati: destinati alla scuole primarie e secondarie di I grado (circa 30.000 pasti al giorno), non dotate di cucina interna; i pasti vengono cucinati in appositi centri di cottura e successivamente veicolati nei terminali.
Principali caratteristiche ambientali
Considerato l’interesse della Città per le tematiche ambientali, il nuovo capitolato d’appalto si caratterizza all’insegna di una maggiore sostenibilità alimentare e ambientale. I due obiettivi di sostenibilità alimentare ed ambientale, direttamente connessi col territorio, sono attuati con l’utilizzo di prodotti locali (filiera corta) evitando, in tal modo, lunghi trasferimenti - che avvengono per lo più su gomma - delle derrate alimentari cercando di valorizzare alcune eccellenze territoriali (prodotti DOP e IGP) e rivolgendosi a quegli aspetti connessi col servizio (stoviglie, imballaggi, trasporti, ecc) che, per loro natura, possono incidere profondamente sull’ambiente circostante.
Ecco in seguito le novità più significative operative da settembre 2013:
Ortofrutta
La maggior parte dei prodotti ortofrutticoli devono essere di filiera interamente piemontese coltivati con metodo biologico o coltivati col metodo della produzione integrata. Le ditte aggiudicatarie del servizio, inoltre, devono limitare al minimo indispensabile i passaggi intermedi e valersi di fonti di approvvigionamento prossime al diretto produttore, privilegiando forme di cooperazione fra gli stessi coltivatori. Ciò consentirà il raggiungimento dell’obiettivo sociale dell’equa remunerazione del coltivatore.
La rimanente ortofrutta utilizzata deve provenire da coltivazioni biologiche di filiera italiana
Cibo proveniente dal circuito del commercio equo e solidale
Sono richiesti banane e l’ananas biologici provenienti da commercio equo e solidale e, solo nelle scuole del preobbligo, una volta al mese, biscotti confezionati in Italia i cui ingredienti, per almeno il 25%, provengano da commercio equo e solidale
Caratteristiche di altri alimenti di filiera corta
a) uova biologiche fresche provenienti da galline che razzolano all’aperto nutrite con mangimi biologici (codice 0);
b) prodotti di filiera interamente piemontese - cioè dalla materia prima al prodotto finito realizzato in Piemonte - ; si citano, tra gli altri: Riso, Burro, Carni avicole di pollo, Latte fresco alta qualità, Yogurt naturale/ alla frutta biologico, Formaggio “Fiordilatte”
c) prodotti di filiera interamente italiana si citano, tra gli altri, Prosciutto cotto, Tacchino, Olio di oliva extra vergine per la cottura degli alimenti, Carne di suino fresco e refrigerato, Formaggi freschi e a media stagionatura, Pomodori pelati/Polpa di pomodoro
Acqua di rete SMAT
A partire dal 2009 l’acqua minerale in bottiglia è stata sostituita con quella della rete pubblica evitando il conferimento in discarica di circa 2.700.000 bottiglie di plastica da litri 1,5.
Eccellenze territoriali - Prodotti DOP
- Parmigiano Reggiano
- Grana Padano piemontese
- Prosciutto crudo di Parma
- Olio extravergine di oliva proveniente dalle Regioni italiane del centro – nord da utilizzare per il condimento a crudo
- Toma piemontese
- Bra piemontese
- Raschera piemontese
Somministrazione di pasti multiculturali
Su richiesta dell’utenza, devono essere forniti menù senza carne di maiale, senza carne e senza carne e pesce.
Percorsi di informazione ed educazione agli utenti
Il Servizio di Ristorazione scolastica della Città sta sostenendo da più anni un impegno in materia di formazione all’educazione alimentare e sostenibilità ambientale con la collaborazione di altri partners pubblici e da ultimo è stato avviato un ulteriore progetto “Il menù l’ho fatto io”, rivolto alle scuole torinesi con l’obiettivo di coinvolgere bambini, docenti, famiglie e commissioni mensa.
Stoviglie riutilizzabili .
Così come nelle scuole del preobbligo, anche nelle scuole primarie e secondarie verranno adottate le stoviglie riutilizzabili (patti, bicchieri, posate) che saranno giornalmente sanificate ad opera delle aziende aggiudicatarie del servizio con la diminuzione di consumo e conferimento come rifiuto di 157 tonnellate annue di plastica
Mezzi di trasporto
Per l’espletamento del servizio è previsto il prevalente utilizzo di mezzi alimentati a metano, gpl ed elettrici secondo le quantità previste nelle offerte tecniche presentate dalle aziende che hanno aderito completamente alla proposta migliorativa in proposito. Comunque i rimanenti mezzi non devono essere di categoria inferiore a Euro 4
Elettrodomestici
Gli elettrodomestici da acquistare presso le cucine delle scuole del preobbligo dovranno garantire efficienza e risparmio energetico ed essere in regola con le vigenti norme in materia di sicurezza
Rifiuti
Gestione puntuale della raccolta differenziata dei rifiuti – da parte del personale delle aziende aggiudicatarie del servizio - presso tutte le sedi di lavorazione e distribuzione anche se non prevista dalle vigenti norme di raccolta rifiuti.
Recupero derrate e pasti avanzati. Per ciò che attiene al mancato conferimento in discarica dei pasti non entrati nel circuito distributivo, da molti anni, ormai, è prevista la raccolta di pane e frutta non distribuiti da destinarsi ad associazioni di volontariato che assistono gli indigenti.
Imballaggi
Le forniture devono essere effettuate limitando il volume degli imballaggi e utilizzando ove possibile imballaggi a rendere riutilizzabili, privilegiando i prodotti confezionati in imballaggi che limitino il quantitativo di materiale utilizzato e che siano costituiti da un unico materiale in modo da poterli più facilmente avviare alla raccolta differenziata.
In particolare è fatto obbligo alle aziende aggiudicatarie del servizio di utilizzare prodotti in confezioni di capacità maggiore evitando le monoporzioni; confezioni in monomateriale anziché multimateriale; nel caso di imballaggi multipli, sacchetti in bioplastica biodegradabili conformi alla norma UNI 13432:2005 per il confezionamento di piccole quantità di derrate.
Le aziende, inoltre, dovranno provvedere all’utilizzo nei centri di cottura e magazzini di contenitori ricaricabili per detergenti secondo norma UNI EN ISO 13429/2005.
Prodotti di pulizia
Tovaglioli, salviette e carta igienica devono essere a marchio Ecolabel.
Inoltre i prodotti di pulizia da utilizzarsi nelle scuole e nei centri di cottura devono rispettare rigorosamente alcuni requisiti recepiti dai CAM GPP
In conclusione si segnala che il Servizio di Ristorazione scolastica è stato ammesso al finanziamento del progetto europeo INNOCAT che ha come scopo quello di migliorare l’impatto ambientale del servizio.