Cittadini per l'aria contro l'innalzamento Ue dei limiti alle emissioni: "Decisione vergognosa"
L'associazione manifesta sconcerto per la decisione con cui ieri i Governi Europei, per mezzo degli esperti tecnici nazionali sui veicoli a motore (TCMV), si sono schierati a difesa dei produttori di auto invece che della salute dei cittadini
30 October, 2015
La questione emissioni auto è particolarmente grave: dal dolo messo in atto da Volkswagen fino alla non conformità ai limiti di legge delle emissioni su strada di quasi tutte le auto, la conclamata inattendibilità del sistema di test vigente a livello europeo richiede provvedimenti incisivi e rapidi da parte del Governo e una assunzione di responsabilità da parte di questo sulle vere priorità per i cittadini. È l’appello di Cittadini per l’Aria, associazione di respiro europeo che si batte per un’aria più pulita e meno inquinata in tutte le città italiane.
“Oggi il Ministro delle Infrastrutture e i Trasporti Graziano Delrio sarà al centro di un’audizione presso le commissioni riunite Ambiente, Trasporti e Attività produttive – dichiara Anna Gerometta, Presidente dei Cittadini per l’Aria. – La nostra associazione ribadisce allora che occorre con urgenza adottare provvedimenti che consentano di riaffermare il principio che la salute delle persone ha la precedenza su tutto il resto e che la mobilità non può realizzarsi a scapito della salute dei cittadini.”
Cittadini per l’Aria manifesta sconcerto per la vergognosa decisione con cui ieri (giovedì 29 ottobre) i Governi Europei, per mezzo degli esperti tecnici nazionali sui veicoli a motore (TCMV), si sono schierati a difesa dei produttori di auto invece che della salute dei cittadini. Cittadini per l’aria chiede che il Ministro Delrio renda conto della posizione del Governo Italiano nella delibera di ieri. Occorre che i cittadini sappiano che posizione ha assunto il loro Governo in una delibera che ha raddoppiato il limite delle emissioni di NOX dei veicoli Diesel rispetto al livello deciso dai governi nel 2007, ha ritardato l’applicazione dei nuovi limiti per tutte le auto al 2019 e ha stabilito che dal 2021, tutte le auto nuove potranno emettere il 50% in più di NOx del limite Euro 6 di 80mg/km.
Cittadini per l’Aria crede chiede al Governo di impegnarsi invece a livello europeo per sostenere l'istituzione di un'Autorità Europea di Omologazione per garantire test sulle emissioni delle autovetture e, in generale, dei mezzi stradali eseguiti in modo indipendente, perché venga istituito un sistema di test su strada ambizioso per mezzo dei PEMS (Portable Monitoring Emission System) che colmi l’inaccettabile divario attuale fra le emissioni dichiarate in sede di omologazione e quelle su strada e perché non siano concesse flessibilità ingiustificabili. Un fattore di conformità per le emissioni NOx Euro 6 accettabile e realistico per il periodo 2017 – 2019 è 1.5 che deve passare a 1 (limite Euro 6) nel 2019. Quanto alla situazione odierna, Cittadini per l’Aria chiede che, su base nazionale, il Governo istituisca sin d’ora un prelievo di 20€ sul prezzo di vendita delle autovetture che consenta di mettere in atto da subito i test di conformità già previsti dal Regolamento (CE) 692/2008 (art. 4.2), utilizzando laboratori indipendenti.
“Come confermato poche settimane fa dai ricercatori dello studio VIIAS, ogni anno il biossido di azoto, l’inquinante al centro del cosiddetto ‘Dieselgate’, causa 23.000 decessi nella sola Italia. – sottolinea Anna Gerometta - Come dimostra lo studio VIIAS, si tratta del 4% di tutti i decessi che si verificano, incidenti esclusi. Il solo rispetto dei limiti di legge salverebbe 14.400 vite all’anno. Si tratta di una problematica importante e da non sottovalutare. Per questo abbiamo nei giorni scorsi inviato una lettera al Ministro Delrio per sensibilizzarlo sui risvolti ambientali del caso Volkswagen. Ricordiamo inoltre che secondo l’OCSE la metà delle 30 città più inquinate in Europa si trova in Italia e 2/3 di queste in Pianura Padana: riteniamo allora che il rigore del Governo nell’affrontare questo tema – in Europa e in Italia - debba essere coerente alla gravità dell’attuale danno subito dai cittadini.”