Arpa Piemonte: “Compromessa la falda superficiale” in tutta la regione
La fotografia che emerge dalla valutazione del 2014 rileva una situazione alquanto compromessa per la falda superficiale. I maggiori inquinanti sono Nichel, Cromo Nitrati, Pesticidi e VOC (composti organici volatili)
02 December, 2015
L'acqua è essenziale per la vita sul nostro pianeta. Gli ecosistemi, la società e l’economia necessitano di acqua dolce e pulita in quantità sufficienti per poter prosperare. Tuttavia, le risorse idriche sono soggette a sempre maggiori pressioni in molte parti del mondo, e il Piemonte non fa eccezione.
Con la Direttiva quadro sulle acque (WFD) (emanata nel 2000 e recepita dall’Italia con DLgs 152/06 e successivi decreti nazionali) per la prima volta si è adottato un approccio globale per affrontare le tematiche della tutela, dell’utilizzo, della gestione e del rischio, in una visione integrata che tiene conto delle necessità di sviluppo economico, senza tuttavia dimenticare che l’ambiente è un bene in sé che va tutelato.
Questo concetto è espresso nel Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee - A Blueprint to Safeguard Europe’s Water Resources, documento elaborato dalla Commissione europea nel 2012 che rappresenta il punto di riferimento della futura strategia di pianificazione in materia di acqua, da attuarsi nel ciclo di pianificazione di distretto 2016-2021.
La Direttiva quadro sulle acque si propone l'obiettivo di raggiungere lo stato di Buono per tutte le acque entro il 31 dicembre 2015.
Qualità delle acque superficiali. La rete di monitoraggio regionale Fiumi è costituita da una Rete Base di 193 Corpi Idrici e 11 Siti di Riferimento e da una Rete Aggiuntiva per valutazioni e finalità specifiche. Con il 2014 si è concluso il secondo ciclo di monitoraggio triennale (2012-2014) come previsto dalla normativa vigente.
Lo stato delle acque superficiali è sintetizzato da due indici calcolati sul triennio di monitoraggio: lo Stato Ecologico e lo Stato Chimico. Relativamente ai Fiumi dal triennio di monitoraggio 2012-2014 emerge che il 55% dei corpi idrici presenta uno Stato Ecologico Buono o superiore e il 95% uno stato Chimico Buono.
Qualità delle acque sotterranee. La Rete di Monitoraggio delle Acque Sotterranee è costituita da 605 punti: 397 sono inerenti al sistema acquifero superficiale e i rimanenti 208 a quello profondo. Fanno parte della rete anche i 116 piezometri strumentati, di cui 3 rappresentativi della rete profonda. L'area di monitoraggio è composta da 17 corpi idrici sotterranei (GWB) per il sistema idrico superficiale e da 6 per quello profondo, sui quali è stata condotta la valutazione del rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla WFD.
Falda superficiale. La fotografia che emerge dalla valutazione del 2014 rileva una situazione alquanto compromessa per la falda superficiale con 15 GWB su 17 risultati in stato Scarso confermando di fatto l’analisi di rischio, effettuata sulla base delle pressioni incidenti in superficie.
Le principali sostanze causa di contaminazione della falda superficiale nel territorio piemontese sono risultate: Nitrati, Pesticidi e VOC (composti organici volatili). Per quanto riguarda i metalli, i più significativi a scala regionale sono risultati Nichel e Cromo (in particolare nella forma esavalente); tuttavia, per una precisa valutazione delle rispettive anomalie, appare fondamentale tenere conto dei valori di fondo naturale (VF). Al riguardo, Arpa ha realizzato uno studio che ha permesso di identificare dei settori specifici, in seno ad alcuni GWB, dove l’anomalia di questi metalli è riconducibile a cause naturali.
Falde profonde. Nel 2014 le falde profonde evidenziano una situazione migliore rispetto alla falda superficiale, anche in funzione del loro ambito di esistenza e circolazione idrica sotterranea, potenzialmente più protetto rispetto al sistema acquifero superficiale. In questo caso, su 6 GWB, due evidenziano uno stato chimico Scarso e quattro un stato Buono.
Le principali sostanze, causa di contaminazione delle falde profonde nel territorio piemontese, sono risultate essenzialmente i VOC (composti organici volatili) e il Cromo nella forma esavalente, mentre gli altri contaminanti (Nitrati, Pesticidi e Nichel) hanno evidenziato anomalie locali e occasionali.
Fonte ARPA Piemonte
(Foto via Focus)