Smog, Blitz di Legambiente al Ministero per consegnare le dieci proposte
Gli attivisti di Legambiente hanno protestato davanti al ministero dell'ambiente per chiedere misure e opere concrete contro lo smog.
30 December, 2015
In occasione dell’incontro tra il Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti e i sindaci e governatori italiani sulla questione smog, gli attivisti di Legambiente con tute bianche e maschere antismog hanno protestato di fronte alla sede del Ministero per ribadire con uno striscione il “no allo smog”.
L’incontro delle istituzioni è “un’occasione importante per non perdere l'attenzione su questo tema”, ha detto Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente. “Vogliamo sapere dal Governo in che modo intende risolvere questo problema nei prossimi anni, perché non basta la pioggia attesa domani ma servono scelte strategiche per il futuro delle città”. Contestualmente alla protesta, l’associazione ha consegnato al ministro, alla presenza di Stefano Bonaccini e Piero Fassino, le dieci proposte di Legambiente per contrastare lo smog.
“Bisogna avere la consapevolezza - ha aggiunto Zanchini - che servono investimenti per potenziare il tpl. Inoltre in legge di stabilità non ci sta un euro per i pendolari, né per nuovi tram e nuove linee di metropolitana, che servirebbero ad una città come Roma. Sono necessari interventi per riuscire a ridurre l'inquinamento limitando la circolazione delle auto a diesel, la velocità delle macchine nelle città. È importante ricordare anche che serve un intervento per contrastare l’inquinamento attraverso la riduzione dei consumi dei riscaldamenti per i condomini. Il collegato ambientale - ha concluso Zanchini - è un segnale positivo, ci sono scelte importanti, certo è un primo passo, ma sembra manchino le risorse. Eppure sono state fatte delle scelte in stabilità, ci sono alcuni miliardi di euro per Anas, per l'alta velocità, l'autotrasporto, non ci si venga a dire che le risorse non ci sono: il problema è che vengono date nel modo sbagliato".
Nel frattempo, come riporta Legambiente Lazio, anche nella giornata di martedì 29 dicembre a 10 centraline di Arpa Lazio, a Roma, hanno riscontrato Pm10 fuori controllo: la peggiore continua ad essere quella di Cinecittà che registra il record odierno di 89 ug/m3 e 63 giorni di superamenti da inizio anno. Fuori dai limiti anche le centraline Preneste con 68 ug/m3, Francia 58, Magna Grecia 55, Cavaliere 68, Fermi 51, Bufalotta 60, Cipro 54, Tiburtina 69, Arenula 52.
"Ci siamo rotti i polmoni, ora basta. Per dire no allo smog e tornare a respirare bisogna bloccare il traffico veicolare", ha dichiarato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. "Ancora un giorno di pm10 alle stelle e oggi non ci sono neanche le targhe alterne nella capitale; oltre a una strategia a medio-lungo termine di rilancio reale del trasporto pubblico e di attuazione del Piano Generale del Traffico con conseguente ampliamento della ZTL e creazione di aree pedonali, bisogna immediatamente chiudere al traffico privato e tornare a poter aprire i polmoni. Subito blocco delle auto e targhe alterne senza finestre temporali che ne possono attutire gli effetti benefici e nuove corsie preferenziali per i bus urbani.".
Anche nel resto del Lazio la situazione continua ad essere grave e lo dimostrano i dati incontrovertibili delle centraline ARPA di Ceccano e Frosinone che hanno registrato martedì 29 dicembre picchi drammatici di 175 e 173 mgc con 119 e 113 superamenti da inizio anno.