Smog e programma del governo: ecco cosa ne pensano WWF, Legambiente e Verdi
Il ministro Galletti ha ieri presentato il piano del governo per combattere lo smog cittadino. Fredda la reazione degli ambientalisti
31 December, 2015
L’emergenza PM10 è ormai sotto gli occhi e dentro i polmoni di tutti. La giornata di ieri è stata interamente dedicata alla questione grazie all’incontro organizzato dal ministro Galletti e alle proposte delle associazione ambientaliste che hanno protestato ieri a Roma.
Dalla riunione è scaturito un protocollo, non vincolante, tra il ministero, l'ANCI e la conferenza delle regioni, volto a potenziare il trasporto pubblico disincentivando l'uso dell'auto privata.
Sui risultati si è espressa per prima Legambiente che, dopo aver animato un sit-in di fronte al ministero dell'ambiente ha reagito poi con freddezza all’accordo preso dai sindaci insieme al ministro. Secondo l’associazione infatti, le proposte rischiano di rimanere solo chiacchiere.
“È fondamentale che il protocollo firmato oggi si traduca in norme di legge e individui nuove risorse per fronteggiare l'emergenza smog, per rendere più efficienti gli edifici, le città più vivibili e culle di rigenerazione urbana; altrimenti saranno state solo chiacchiere. - ha dichiarato Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente. - Ben venga la creazione di un comitato di coordinamento ambientale di sindaci di grandi centri urbani e presidenti di regione presieduto dal ministro dell'ambiente, purchè diventi il motore per avviare il piano nazionale per la mobilità urbana. Buona anche la riduzione della velocità a 30km/h, ma è importante che diventi un limite permanente come già accade in alcuni quartieri e comuni virtuosi. Pessima invece l'idea di destinare parte delle poche risorse disponibili alla rottamazione delle auto private. In questo modo il provvedimento rischia di incentivare anche il trasporto privato”.
Di opinione simile anche il WWF che , se da una parte appoggia gli incentivi ed il rinnovo dei mezzi pubblici, dall'altra sottolinea la necessità di un intervento strutturale che liberi le città dalle auto. Il WWF riconosce infatti al Ministero dell’Ambiente l’impulso positivo per l’omogeinità di interventi, a dimostrazione che il ruolo della gestione sostenibile dell’ambiente deve tornare ad essere centrale nelle politiche del Governo, ma l’associazione del panda si augura anche che a questo coerentemente seguano investimenti necessari per sostenere questa politica visto che la Legge di Stabilità 2016 solo 1,5% degli stanziamenti è destinato agli interventi in campo ambientale (523 milioni su 35 miliardi).
"I cittadini utilizzerebbero volentieri i mezzi pubblici se meno costosi e purtroppo sono passati quasi sotto silenzio i forti rincari avvenuti in questi anni degli abbonamenti e biglietti del trasporto pubblico avvenuti in molte città, Roma compresa dove sono state addirittura abolite le fasce di tariffe agevolate (studenti, etc). - dichiara il WWF in una nota stampa - Il portafoglio degli italiani ormai è svuotato, e anche l’acquisto di nuove auto meno inquinanti, anche se incentivato, potrebbe avvenire solo per i redditi ancora alti."
Molto più dura, infine, l’opinione dei Verdi secondo cui la riunione del ministro avrebbe partorito davvero un nulla di fatto. "La riunione di Galletti ha partorito il nulla. Il ministro dell'Ambiente continua ad essere imbarazzante e inadeguato e farebbe meglio a farsi da parte. Uno stanziamento di 12 milioni di euro è semplicemente offensivo: si tratta di una cifra che equivale, a malapena, al costo di un chilometro di autostrada. L'Italia ha bisogno di provvedimenti strutturali". Ad averlo dichiarato è Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi, che ha bollato come "pannicelli caldi" i provvedimenti emersi dalla riunione del ministero dell'Ambiente.








