Puglia, no alla Murgia come deposito nazionale di scorie radioattive
L'assessore regionale all'Ambiente, Domenico Santorsola: 'Nessuna decisione passerà sulla nostra testa”
15 January, 2016
“La Murgia non diventerà un deposito di scorie nucleari”. È questo il messaggio lanciato dai sindaci e i consigli comunali di Altamura, Gravina, Santeramo, Poggiorsini, Matera, Spinazzola e Irsinia, che hanno rifiutato l’ipotesi di realizzazione di un deposito unico nazionale delle scorie radioattive. Cittadini e istituzioni sono pronti ad una mobilitazione qualora la scelta del governo dovesse ricadere proprio sul territorio diviso fra Puglia e Basilicata.
Per il momento non arrivano notizie ufficiali da Roma, ma la Murgia ha deciso di tutelarsi rifiutando preventivamente una eventuale proposta.
All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale all’Ambiente, Domenico Santorsola: “Saremo al fianco dei territori, non potremo che esserlo per far valere le ragioni di una indisponibilità ad accogliere il deposito nazionale di rifiuti radioattivi basata non su una astratta sindrome Nimby, ma su dati di fatto, su elementi tecnici chiari ed inoppugnabili”, ha dichiarato.
“La mia presenza al consiglio comunale congiunto che si tiene oggi ad Altamura su questo tema – ha aggiunto - vuol testimoniare la presenza e la vicinanza di tutto il governo regionale alle comunità che temono decisioni arbitrarie a livello nazionale”.
Presente all'incontro anche il presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia, Cesare Veronico. "Dobbiamo avere una sola voce - ha commentato - così come quando manifestiamo la nostra contrarietà alla discarica di Grottelline o alle esercitazioni a fuoco nel nostro Parco. Abbiamo dimostrato insieme, stasera, di avere una visione comune di questo territorio: Turismo Sostenibile, beni culturali, enogastronomia di qualità, economia verde. Il 2 giugno organizzeremo una pedalata da Castel del Monte a Matera per promuovere i nostri percorsi cicloturistici e la nostra idea di futuro".