Stazione Termini, 1400 posti auto e nemmeno una rastrelliera: la petizione di #Salvaiciclisti
In arrivo un colossale parcheggio da quasi 1400 posti auto sopra i treni della stazione termini. Ma che fine ha fatto la mobilità sostenibile?
22 January, 2016
"Vivo a Roma, uso la bicicletta come mezzo di trasporto. Sto insegnando anche ai miei figli ad usare la bicicletta in città. Le automobili hanno invaso ogni spazio e in città - non solo a Roma - non riusciamo più a spostarci, ad incontrare i nostri amici. Non riusciamo più a respirare. Roma deve cambiare. Le città italiane devono cambiare."
Inizia così la petizione lanciata da Sandro Calmanti, ciclista romano, che su Change.org protesta contro la prossima apertura di un nuovo gigantesco parcheggio auto alla stazione termini.
Una grande opera che si concluderà nel 2020, sarà realizzata da Grandi Stazioni e che conterrà 1337 posti auto venendo realizzata proprio al di sopra degli attuali binari. Un’opera già avviata e che di fatto non va a risolvere i problemi di mobilità del centro di Roma e che punta invece ancora una volta ad incrementare la mobilità privata.
"Per la mia città è un’opera devastante, costruita per attirare più automobili in un’area già congestionata dal traffico privato. - prosegue Calmanti nel testo della petizione - Il parcheggio sopra la stazione Termini è un’opera grottesca e dannosa, in una città che non riesce a liberarsi dai problemi legati all’emergenza mobilità. Inconsapevolmente, Ferrovie dello Stato riconosce nel suo comunicato stampa che non esistono infrastrutture del genere in Europa."
Il promotore della petizione insieme al coordinamento nazionale di Salvaiciclisti chiede quindi, come parziale compensazione del danno arrecato alla collettività, che Grandi Stazioni S.p.A. e il Gruppo Ferrovie dello Stato, si facciano carico dei costi per la predisposizione di infrastrutture in grado di incentivare modelli di mobilità dolce come l'uso della bicicletta.
In particolare, l’associazione chiede che una parte del parcheggio sia riservato, a titolo gratuito per gli utenti e senza costi aggiuntivi per lo Stato, alla sosta sorvegliata delle biciclette, in numero almeno equivalente a quello dei posti auto.