Sono purtroppo ormai note le dimensioni dell'inquinamento del pianeta Terra dovuto all’eccesso dei nostri rifiuti. Più volte si è parlato delle isole di plastica che galleggiano da anni negli oceani e sono state denunciate non solo dagli ambientalisti, ma addirittura da film importanti, come "Trashed", con Jeremy Irons.

Questa storia però riguarda la terraferma, o almeno quello che si è visto sulla terraferma. In Costa Rica, in un territorio ancora considerato cruciale per la tutela della biodiversità animale, in special modo quella delle tartarughe marine; Playa Ostional, la Spiaggia delle Tartarughe, è un posto dove questi splendidi animali arrivano dal mare, per deporre le loro uova. Qui i volontari ambientalisti, come quelli del Leatherback Trust, si occupano della difesa delle tartarughe, soprattutto della "Tartaruga Olivacea (Olive Ridley)", considerata tra le più grandi tartarughe esistenti sul pianeta. E lo scorso dicembre, si sono imbattuti in un'emergenza.

Uno di questi animali, che stava rientrando in mare dopo la deposizione delle uova, è stato avvistato con un oggetto estraneo conficcato nel naso; una specie di ramo o di bastone, si pensava. In realtà era un prodotto industriale dell’uomo, una forchetta di plastica; il più classico dei rifiuti del nostro consumismo, del nostro perenne “usa e getta”, che se invece fosse stato messo correttamente nella raccolta differenziata della plastica, non sarebbe finito nelle narici di un animale selvatico, ma avrebbe contribuito a creare nuova materia.

La tartaruga marina con un rifiuto nel naso, un problema che in Costa Rica i volontari ambientalisti avevano già dovuto affrontare, estraendo dall'animale, quella volta, una cannuccia di plastica. Anche a dicembre, come si vede nel video, il corpo estraneo è stato estratto dalle narici della tartaruga, che sembrava "essere tornata a respirare", raccontano i volontari.  

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