Palermo, il racconto del primo week end delle Sentinelle dei rifiuti
Un giro di cartonaggio per le strade di Palermo, tra le contraddizioni dei quartieri Calatafimi- Cuba e Villa Tasca-Mezzomonreale, per sensibilizzare i cittadini e illustrare dove sono i nuovi cassonetti di Comieco
09 February, 2016
di Lory Strano
Dopo
il primo week end di azioni a Palermo, le Sentinelle
dei rifiuti proseguono il giro per i quartieri
della città, dove la raccolta differenziata è nelle mani dei
singoli cittadini che possono differenziare utilizzando i cassonetti
posizionati in strada. La difficoltà sta proprio nel portare una
ventata di positività, di buone pratiche in una terra martoriata da
una gestione dei rifiuti troppo ancorata alle discariche.
“Cerchiamo di dimostrare come la questione dipenda anche da noi
– commenta una sentinella – vogliamo ristabilire un
contatto umano e un dialogo sul tabù che
costituisce il tema rifiuti, cercando di non affibbiare
solo colpe ma immaginare una risposta condivisa”.
Nel 2014 a Palermo, Comieco ha raccolto più di 6.000 tonnellate di carta e cartone, l’obbiettivo è di incrementarle di altre 2.000, grazie al posizionamento di ulteriori nuovi cassonetti nella zona ovest della città. L'azione delle Sentinelle tenterà anche di mostrare i benefici, tutti positivi per l’ambiente, di una raccolta differenziata ben fatta, trascinandosi dietro tutto il cartone abbandonato o sprecato nei cassonetti dell’indifferenziata.
Attirato dal suono del megafono, un passante si avvicina ed esclama :”Che bella iniziativa, complimenti ragazzi”, si sofferma anche a girare un video e scattare foto. Si gira l’angolo e la situazione cambia notevolmente. Un fruttivendolo ambulante all’ombra del suo camioncino ci guarda amareggiato, commentando così i nostri sforzi: “Perché non andate via dalla Sicilia? Qui non c’è niente per voi, non perdete tempo con Palermo, è senza speranza, non cambierà mai niente”. E così la città si mostra come una cipolla, dai diversi strati, più li sbucci più noti quanto siano diversi, quanto si mescolino in maniera altalenante rabbia e disillusione, coraggio e voglia di cambiamento.
Tra negozi e passanti ci immergiamo nella vita del quartiere Calatafimi- Cuba avvertendone tutte le sfumature. “Adesso che mi state invogliano, farò la raccolta differenziata” dice una signora aspettando al banco del pesce. Inarrestabili le Sentinelle proseguono il loro giro verso il quartiere di Villa Tasca-Mezzomonreale, dove si scontrano con una situazione di abbandono. I cassonetti strabordano di rifiuti, compresi ingombranti con i quali ci si potrebbe arredare una casa. Impossibile procedere con il trash mob per differenziare senza errori e salvare materiali recuperabili dai cassonetti. “Non diteci di farla se poi non la ritirano con frequenza e viviamo in mezzo a cumuli e montagne di rifiuti” afferma una residente piuttosto agitata. Altri negozianti invece non si pongono nemmeno il problema poiché non hanno “tempo” di fare la raccolta differenziata.
Incontriamo gente non ha idea di cosa significhi differenziare e altri, come un gruppo di ragazzini apparentemente disinteressati, che ci sorprendono e si fermano a parlare attirati dal nostro volantino, dove sono indicate le vie con i nuovi cassonetti installati Comieco per carta e cartone.
La strada da percorrere è lunga e richiede anche la stretta collaborazione di istituzioni e cittadini, le Sentinelle possono piantare dei buoni semi per aprire una riflessione che da tutte le parti si cerca di evitare.
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