TrenoVerde, smog e rumore nel quartiere Tuscolano a Roma. Lazio nella morsa dell'inquinamento
Legambiente: “La Regione apra la discussione sulla revisione del Piano Regionale della qualità dell’Aria e a Roma si programmi una nuova domenica ecologica”
20 March, 2016
Livelli di polveri sottili contenuti entro i limiti nei percorsi effettuati nell’area del quartiere Tuscolano a Roma, ma i decibel continuano ad assediare le aree monitorate. È questa la fotografia scattata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che nei giorni scorsi ha fatto tappa a Roma Termini, settima tappa del tour 2016 del convoglio ambientalista che sta percorrendo l’Italia per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico, ma anche per parlare di smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e stili di vita.
I risultati del monitoraggio scientifico – realizzato grazie alla collaborazione con Valorizza, brand di Studio SMA e Gemmlab, e con il contributo scientifico La Sapienza e CNR – sono stati presentati da Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio e Andrea Minutolo, Ufficio scientifico Legambiente, alla presenza di Luca Gugliermetti, DIAEE - Sapienza, Università di Roma e Chicco Tagliaferri, Share'ngo - Town Manager Roma.
“Il nostro monitoraggio non vuole sostituirsi ai controlli eseguiti dagli enti preposti, ma fornire un’istantanea, in termini d’inquinamento atmosferico e rumore, su alcuni percorsi all’interno dei quartieri delle nostre città", ha spiegato Andrea Minutolo, dell’Ufficio scientifico nazionale di Legambiente. "Proponiamo un approccio metodologico diffuso, una campionatura itinerante che, messa a regime, permetterebbe alle città di individuare le criticità e attuare risoluzioni concrete e mirate, a servizio del benessere e della sicurezza dei cittadini. Occorre finalmente ripensare i quartieri e le città anche in funzione anti-smog. Come già accaduto in altre tappe del Trenoverde, anche a Roma, infatti, si è potuto riscontrare come il traffico sia sicuramente il principale responsabile degli incrementi dei i livelli d’inquinanti, ma su questi influiscono anche la conformazione fisica dei quartieri, così come le aree verdi si confermano grandi alleate nella lotta allo smog”.
A dimostrare l’urgenza di adottare azioni concrete e politiche di sistema per uscire dall’emergenza smog - che nel 2015 e in questi primi mesi del 2016 ha interessato non solo la Capitale ma anche molte città laziali - vi sono anche i dati della campagna di Legambiente “Mal’Aria”. Nell’anno appena trascorso si è arrivati a Frosinone a 115 giorni di superamento dei livelli di inquinanti consentiti (la legge stabilisce un “bonus” di 35 giorni all’anno) e addirittura a 121 superamenti della centralina di Ceccano, la peggiore di tutto il Lazio. A queste si aggiungono quelle di Cassino con 70 superamenti, Alatri 57, Ferentino 42 e poi Colleferro che seppur in provincia di Roma è parte integrante della Valle del Sacco, con 60 superamenti. In questi primi mesi del 2016 Ceccano, secondo i dati Arpal, ha già superato il bonus concesso dalla legge, avendo già raggiunto i 37 giorni di superamento e Frosinone si avvia a farlo (ad oggi sono 32 i giorni con inquinanti superiori ai limiti).
“Sullo Smog occorre tenere alta la guardia e le belle giornate non devono farci dimenticare che nel Lazio e a Roma l’inquinamento atmosferico resta una delle grandi emergenze da affrontare", ha dichiarato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. "Secondo il piano di risanamento della qualità dell’aria in vigore, a Roma resta ancora da programmare la quarta domenica ecologica, appuntamenti che devono essere fissati fin da subito. Alla Regione chiediamo che si apra la discussione sulla revisione del Piano Regionale di Risanamento della Qualità dell’Aria, per aggiornare uno strumento legislativo indispensabile alla salubrità della vita in tutto il Lazio, torniamo inoltre a ribadire la nostra disponibilità verso l’assessorato all’ambiente a collaborare nella sua stesura, chiedendo che cittadini e associazioni siano convocati in merito. Bisogna fare di più e velocemente, rilanciando i mezzi pubblici, con lo sviluppo delle ferrovie metropolitane, dei mezzi urbani di superficie e delle metropolitane per salvaguardare la salute dei cittadini e poter tornare a respirare. Le esperienze raccontate in questi giorni a bordo del Treno Verde – ha aggiunto Scacchi – dimostrano come in molti quartieri della Capitale esperienze di rigenerazione sono già realizzate come lo straordinario Parco di Garbatella, e quelle per una mobilità nuova avviate come il progetto del Grab. A Roma si è ancora troppo schiavi dell’auto privata, il cui uso va disincentivato a favore dei mezzi pubblici e le bici; qui a Roma Termini sta per nascere un mega parcheggio per automobili, chiediamo che nasca anche una velo-stazione e ampie aree per il parcheggio delle due ruote”.