Italia terzo produttore mondiale di energia elettrica da biogas agricolo
“Il biometano concorre alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti per il 97%”. Concluso il convegno 'Cibo- Energia: facciamo sinergia' organizzato da Fiper a Pollenzo (Cn)
04 April, 2016
Secondo i dati
forniti da GSE, con 1500 impianti distribuiti soprattutto nel
centro-nord, l'Italia è il terzo produttore mondiale di
energia elettrica derivante da impianti di biogas agricolo, il
secondo in Europa dopo la Germania. Questi sono alcuni dei dati più
interessanti emersi al convegno 'Cibo- Energia: facciamo
sinergia', organizzato dalla Federazione
italiana dei produttori di energia da fonti rinnovabili (Fiper) a
Pollenzo, in provincia di Cuneo.
Secondo il presidente di
Fiper, Walter Righini, è "possibile produrre energia
da biogas agricolo e abbattere emissioni di carbonio senza ridurre la
produzione di alimenti". Un esempio arriva dai dati relativi
al Piemonte: "130 impianti a biogas agricolo"
significano in termini ambientali in un risparmio di "circa
234.000 tonnellate all'anno di CO2"; così facendo "si
incentiva l'incremento dell'efficienza delle rotazioni
agricole".
"Il biometano
- osserva Righini - concorre alla riduzione delle emissioni di
gas climalteranti per il 97% se confrontato con altri
carburanti: produce 5 grammi di CO2 equivalenti per km, rispetto ai
95 grammi del biodiesel oppure ai 164 della benzina. E' auspicabile
prevedere il suo primo impiego nei trasporti”. Per
favorire concretamente la 'riconversione' degli impianti,
Fiper sarà impegnata ad avviare confronto con il ministero dello
Sviluppo economico per la revisione" del relativo decreto
ministeriale "in tempi brevi". Secondo Fiper i 53 impianti
a biogas entrati in esercizio in Italia tra il 2002-2003 potrebbero
già dal 2017 attivare investimenti per circa 50-55 milioni di euro.