Giornata della Terra, all'Onu al via firme all'accordo sul clima
Ci si attende che per l'accordo, raggiunto a dicembre 2015, per contenere il riscaldamento del Pianeta sigleranno un numero record di oltre 165 Paesi davanti al segretario generale Ban Ki-moon
22 April, 2016
(ansa ambiente)
E' iniziata al Palazzo di Vetro dell'Onu, a New York, la cerimonia di firma dello storico accordo sul clima raggiunto lo scorso dicembre a Parigi per fermare il riscaldamento del Pianeta. Ci si attende che sigleranno un numero record di oltre 165 Paesi davanti al segretario generale Ban Ki-moon, il primo dei quali sara' il presidente francese Francois Hollande. Presente anche il messaggero delle Nazioni Unite per il clima Leonardo di Caprio.
L'evento è stato voluto da Ban Ki moon proprio oggi, venerdì 22 aprile, in cui si celebra la Giornata mondiale della Terra e la cerimonia è senza precedenti per il numero di capi di Stato o di governo - una presenza record dal 1982, quando 119 Stati siglarono la Convenzione sul mare - Per l'Italia con il premier Renzi c'e il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che dice: "Oggi firmiamo un accordo fondamentale per il futuro del Pianeta e da domani dovremo passare ai fatti. Ogni Paese si impegna con azioni all'interno del suo territorio, tenendo presente che gli Stati più poveri sono quelli che soffrono di più gli effetti dei cambiamenti climatici e per questo ci vuole una grande cooperazione. E' questa la forza dell'accordo: la consapevolezza che la sfida ai cambiamenti climatici o si vince tutti insieme o non si può vincere". "L'obiettivo - aggiunge Galletti - è quello di investire ancora di più sulle rinnovabili e il nostro Paese ha già fatto moltissimo in questo senso. Noi - ricorda - abbiamo il 17% di produzione di energie rinnovabili sul totale della produzione. Dobbiamo continuare su questa strada".
Tutti i leader metteranno la propria firma come impegno ufficiale al raggiungimento dell'obiettivo di restare "ben al di sotto dei 2 gradi" di aumento della temperatura rispetto ai livelli pre-industriali, e se possibile contenerlo entro 1,5 gradi. Così, dicono gli scienziati, si potranno evitare conseguenze catastrofiche. Per frenare il global warming, la strada è ridurre fino ad azzerare entro la seconda metà del secolo le emissioni di gas a effetto serra mettendo un freno ai combustibili fossili e dando slancio alle rinnovabili.
Un contributo per assorbire l'anidride carbonica prodotta da fabbriche, riscaldamento, auto, lo danno anche gli alberi, e le foreste sono al centro della Giornata della Terra, evento nato nel 1970 negli Stati Uniti, e ora diffuso in 192 stati in tutto il mondo. Quest'anno, per la 46/a edizione, pone l'obiettivo di piantare tanti alberi quanti sono gli abitanti della Terra, 7,8 miliardi, da qui al 2020, quando ricorrerà il 50/o anniversario. Ci vogliono 96 alberi per assorbire l'anidride carbonica prodotta in media da una sola persona e tagliare alberi vuol dire ridurre l'assorbimento di CO2.
Dopo il sigillo messo oggi al Palazzo di Vetro, ciascun Paese dovrà poi ratificare l'accordo a livello nazionale. In Italia ci dovrà essere il via libera del Parlamento.
Per la Giornata della Terra sono previste manifestazioni di sensibilizzazione in tutto il mondo. A Roma, a Villa Borghese, si apre il 'Villaggio per la Terra' con quattro giorni di eventi, fino al 25 aprile, dedicati alla tutela del pianeta e alla solidarietà. Sarà trasmessa anche la diretta video dal palazzo dell'Onu di New York della firma dell'Accordo con un collegamento con il ministro Galletti. Fra gli eventi cardine ilConcerto per la Terra del rapper Rocco Hunt.
"La giornata mondiale della Terra è un'occasione utile per discutere di questioni globali cruciali sulle quali servono interventi urgenti. A partire dallo spreco alimentare con l'Italia in prima fila in questa battaglia di civiltà"ha sottolineato il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.