Per il Parlamento britannico l’inquinamento dell’aria è un’emergenza sanitaria pubblica
Un rapporto stilato da alcuni deputati inglesi evidenzia l’urgenza di agire in fretta per migliorare le condizioni atmosferiche e bloccare le emissioni nocive
28 April, 2016
Un comitato inter-parlamentare composto da deputati di ogni schieramento del parlamento inglese sostiene che il governo debba fare molto di più per sbloccare l’emergenza inquinamento e predisporre un piano per le vecchie macchine diesel. I dati in possesso del governo mostrano che l’inquinamento è responsabile di 40-50 mila morti premature all’anno: i ministri si sono visti costretti a produrre nuovi piani di azione per contrastarlo, soprattutto dopo avere perso una causa dibattuta alla Corte Suprema nel 2015.
Il rapporto, estremamente critico, pubblicato dal comitato afferma che occorre fare di più per fermare questa crisi. Si dovrebbe, per esempio, dotare le città che al momento soffrono per i livelli di inquinamento superiori alla norma maggiore potere di multare pesantemente i veicoli inquinanti. I gas di scarico dei veicoli sono la fonte maggiore dell’inquinamento atmosferico. The Guardian ha rivelato che il 97 per cento dei moderni motori diesel emettono quantitativi maggiori di inquinamento dovuto causato dagli ossidi di azoto rispetto ai limiti stabiliti. Un’indagine governativa è giunta a conclusioni simili.
Lo scorso febbraio, i ministri inglesi hanno approvato i regolamenti UE, ma questi permettono ai veicoli di nuova fabbricazione di raddoppiare i limiti ufficiali fino al 2021. I deputati sostengono invece che i ministri dovrebbero fare di tutto per abbassare i limiti. Gli esperti hanno tacciato i produttori di automobili come “disonesti”, dal momento che i dati mostrano che il 97 per cento dei veicoli non rispetta gli standard imposti per le emissioni nei contesti della vita quotidiana. “Il governo deve agire subito per fare fronte a questa emergenza sanitaria pubblica”, sostiene il rapporto stilato dal dipartimento per l’ambiente, il cibo e gli affari agricoli, presieduto dal deputato conservatore Neil Parish. “La scarsa qualità dell’aria sta danneggiando l’ambiente del Regno Unito e sta facendo del male alla salute della nazione: le emissioni nocive sono scese in maniera significativa negli ultimi decenni, ma non abbastanza per prevenire le morti premature di 40-50 mila persone ogni anno”.
Alan Andrews, l’avvocato di ClientEarth che ha sconfitto il governo davanti alla Corte Suprema nel 2015, ha dichiarato: “Per cinque anni abbiamo chiesto al governo di agire contro l’inquinamento. Dopo avere perso la causa, il governo è stato costretto ad agire. Adesso, da almeno un anno, un gruppo di parlamentari ha ripetuto la richiesta. Sembra che tutti siano d’accordo sulla necessità di approntare azioni urgenti, tranne i ministri responsabili della qualità dell’aria”. “È ora che il governo intervenga per proteggere la nostra salute”, ha aggiunto Andrews.
ClientEarth ha definito l’ultimo piano anti-inquinamento del governo “Un insulto alle persone che sono morte e stanno male a causa della cattiva qualità dell’aria” e ha quindi deciso di istruire una nuova causa legale. Il rapporto del comitato parlamentare ha spinto l’acceleratore verso una soluzione che penalizzi i motori diesel. Gli incentivi per rottamare i veicoli dovrebbero prendere di mira quelli con più di dieci anni di età. Parish ha sottolineato che i fondi a sostegno dei mezzi puliti sarebbero benvenuti ma ha aggiunto che “Se vogliamo arrivare alla vecchiaia, occorre fare di più per eliminare i veicoli diesel inquinanti dalla strada rapidamente. Un semplice incentivo non basta”. La Fondazione RAC ha calcolato che 2000 sterline di incentivo per convincere ogni guidatore dei 400 mila veicoli diesel a rottamare il suo mezzo di trasporto costerebbe al paese un totale di 800 milioni di sterline. Questo provvedimento, però, taglierebbele emissioni soltanto del del 3 per cento. “Il problema è che non soltanto i vecchi diesel non raggiungono gli standard ufficiali, ma anche quelli più recenti”, ha dichiarato Steve Gooding, direttore della Fondazione RAC.
Il recente progetto del DEFRA (Department for Environment, Food and Rural Affairs - dipartimento per l’ambiente, il cibo e gli affari agricoli – N.d.T) sulla la qualità dell’aria prevede la creazione di aree pulite per cinque città: Birmingham, Derby, Leeds, Nottingham e Southampton – centri urbani in cui le amministrazioni hanno deciso di multare i veicoli inquinanti, per scoraggiarli dall’entrare nei centri città. Londra ha già approvato la Ultra Low Emissions Zone, che entrerà in vigore dal 2020. In merito alle città inquinate, i parlamentari hanno citato le parole dei responsabili dell’Istituto per la Qualità dell’Aria: “Se i consigli cittadini fossero in grado di risolvere il problema della qualità dell’aria utilizzando i loro poteri, lo avrebbero già fatto”.
L’inquinamento dell’aria non riguarda soltanto il DEFRA ma anche i trasporti, la sanità e altri dipartimenti. Il rapporto parlamentare, però, è particolarmente critico nei confronti degli sforzi compiuti dal governo: “Nonostante le prove evidenti dell’impatto dell’inquinamento sulla salute, non vengono elaborati progetti governativi adeguati”. Il rapporto sostiene anche che gli agricoltori dovrebbero intervenire per ridurre l’inquinamento. Uno studio infatti dimostra che l’inquinamento derivato dall’attività agricola, quando interagisce con i fumi del traffico produce particelle minuscole che sono la causa ultima delle morti premature.
I deputati hanno sottolineato che la Volkswagen, che ha inserito sui suoi veicoli alcuni dispositivi per depistare i test sulle emissioni, dovrebbe dare indietro i soldi a chi ha acquistato le autovetture: “Se ci sono le prove di imbroglio, l’azienda dovrebbe prevedere forme di compensazione”. Richard Howard, di Policy Exchange, ha salutato con favore il rapporto parlamentare, ma ha commentato: “Avrebbe potuto anche spingersi oltre per innescare ampie riforme fiscali e inserire qualche modifica alle tasse stradali per disincentivare l’utilizzo dei diesel”. Jenny Bates, di Friends of the Earth ha detto che “L’aria sporca è la principale causa di morte nel paese, dopo il fumo. Le soluzioni sono a portata di mano ma il governo deve ascoltare i parlamentari e i gruppi ecologisti e agire in fretta”.
Fonte – theguardian.com
Traduzione – Laura Tajoli
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