Organizzazione Mondiale della Sanità: "In India e Iran le città più inquinate al mondo, ma forse le peggiori non si conoscono davvero"
L'OMS ha stilato la classifica dei centri urbani dove la qualità dell'aria è peggiore, ma probabilmente alcune città non sono presenti perché versano in condizioni talmente cattive da non avere neppure un buon sistema di monitoraggio
13 May, 2016
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, quattro delle città con l’aria più inquinata sono in India. Gli esperti dell’OMS riconoscono che l’India sta affrontando il problema, ma in molti paesi la situazione è talmente degenerata da non essere neppure monitorata e da potere essere inclusa in questa classifica. L’aria più sporca è stata registrata a Zabol, in Iran, che è colpita da tempeste di polvere durante i mesi estivi e che ha registrato un livello di PM2.5 di 217. Le altre due città peggiori sono indiane, Gwalior e Allahabad, seguite da Riyadh e Al Jubail nell’Arabia Saudita. Vengono poi altre due città indiane, Patna e Raipur.
La capitale indiana, Nuova Delhi si posiziona all’undicesimo posto, con un quantitativo di particolato sotto i 2,5 microgrammi per metro cubo e una media PM2.5 di 122. Le minuscole particelle di particolato, nel lungo periodo, possono causare il tumore ai polmoni, infarti e malattie cardiache.
Secondo’OMS oltre 7 milioni di morti premature che avvengono ogni anno nel mondo soano dovute all’inquinamento atmosferico. Nel 2014 con un PM2.5 di 153, Nuova Delhi si trovava ancora più in basso nella classifica. Da allora, ha cercato di contrastare l’aria tossica limitando l’utilizzo di veicoli privati per brevi periodi. Maria Neira, a capo del dipartimento dell’OMS che si occupa della salute pubblica e dei fattori ambientali e sociali che determinano la salute, ha lodato il governo indiano per avere sviluppato un piano nazionale che affronta il problema, mentre altri paesi sono ancora immobili su questo fronte. “Probabilmente alcune delle città più inquinate non sono presenti nella nostra lista semplicemente perché versano in condizioni talmente cattive da non avere neppure un buon sistema di monitoraggio della qualità dell’aria: allora è ingiusto fare paragoni e classifiche”, ha dichiarato.
Le cause più frequenti dell’inquinamento atmosferico sono l’eccessivo numero di automobili, soprattutto con motori diesel, il riscaldamento e il condizionamento di grandi strutture, la gestione dei rifiuti, i sistemi agricoli e l’utilizzo di generatori di energia a carbone e diesel. In media, i livelli di inquinamento sono peggiorati dell’8 per cento tra il 2008 e il 2013, anche se la maggior parte delle città nei paesi ricchi ha migliorato la condizione dell’aria.
I dati dell’OMS, un’indagine condotta su 3000 centri urbani, mostrano che soltanto il 2 per cento delle città dei paesi più poveri hanno una qualità dell’aria che incontra gli standard stabiliti dall’OMS, contro il 44 per cento delle città dei paesi ricchi. Il database dell’OMS è quasi raddoppiato dal 2014 e questa maggiore trasparenza si è tradotta in una maggiore volontà di affrontare il problema, ha detto Neira. Comunque, i dati relativi all’Africa sono ancora discontinui, ha aggiunto.
Fonte – reuters.com
Traduzione – Laura Tajoli