Istat: in media 31 metri quadri di verde urbano a testa ma alcune città ne sono quasi sprovviste
Il rapporto "Dati ambientali nelle Città" dice che i 31 metri quadri di media si traducono in dati reali assai penalizzanti per molti cittadini. Nella metà delle città l'area verde a disposizione è molto più contenuta
25 May, 2016
Nel 2014 ogni cittadino ha avuto a disposizione in media 31 metri quadrati di verde urbano. Lo rileva l'Istat nell'ambito dell'indagine 'Dati ambientali nelle città' che viene effettuata ogni anno in 116 Comuni capoluogo di provincia per monitorare la qualità dell'ambiente delle città. Ma i 31 metri quadri di media si traducono in dati reali assai penalizzanti per molti cittadini. Nella metà delle città (10,7 milioni di persone, circa il 60% della popolazione dei capoluoghi) infatti l'area verde a disposizione è molto più contenuta (inferiore a 20 m2 per cittadino) e in 19 (per 2,2 milioni di cittadini) non raggiunge la soglia dei 9 m2 obbligatori per legge.
Nel 2014, il verde urbano rappresenta il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di m2). Il 16,1% della superficie comunale è inclusa in aree naturali protette mentre la superficie agricola utilizzata (Sau 2010) è pari in media al 44,3% della superficie.
Ogni abitante dispone mediamente di 31,1 metri quadrati di verde urbano. Le dotazioni più elevate si rilevano tra le città del Nord-est (50,1 m2), più che doppie rispetto a quelle del Centro, del Nord-ovest e delle Isole. La media del Sud (42,5 m2 per abitante) risente delle elevate disponibilità dei capoluoghi lucani. Nel 17,2% delle città la dotazione pro capite è pari o superiore ai 50 m2 per abitante, mentre nel 16,4% non si raggiunge la soglia, prevista dalla norma, dei 9 m2 pro capite.
Più della metà delle città hanno uno specifico "profilo verde", definito da dotazioni superiori alla media delle superfici destinate a verde urbano (18 città), delle aree naturali protette (19 città) o delle superfici destinate a uso agricolo (ulteriori 28 città). Pavia, Lodi, Cremona e Matera si collocano sopra la media per tutte le caratteristiche considerate.
Gli orti urbani, sono in continua crescita nelle città, attivati in 64 amministrazioni nel 2014 (+4,9% rispetto all'anno antecedente).
Le aree del verde storico e dei parchi ville e giardini di non comune bellezza – che distinguono i paesaggi urbani nazionali – rappresentano in media circa un quarto del verde urbano, le aree boschive oltre il 20%, quelle a verde attrezzato il 14%, i grandi parchi urbani e le aree di arredo entrambe circa il 10%. Gli alberi monumentali (una delle componenti del verde tutelata dal Codice dei beni culturali) sono presenti in 67 città capoluogo.
Sono 55 i comuni che alla fine del 2014 hanno classificato gli alberi piantati in area di proprietà pubblica. 30 comuni hanno messo a dimora nuovi alberi, 15 hanno reso pubblico un bilancio arboreo e 29 hanno avviato iniziative locali per lo sviluppo di spazi verdi urbani.
Nel secondo anno dall'istituzione, 55 comuni hanno attuato iniziative in occasione della Giornata nazionale degli alberi.
Lo strumento di gestione del verde urbano più utilizzato dalle amministrazioni è il censimento del verde (lo realizzano circa 3 città su quattro). In 25 capoluoghi viene svolto un monitoraggio finalizzato alla messa in sicurezza delle alberature.