Santiago del Cile, la metropolitana alimentata da sole e vento
Dall'edizione online de Il Fatto Quotidiano del 5 giugno 2016
06 June, 2016
di Maria
Rita D'Orsogna
(Fisico,
docente universitario, attivista ambientale)
Santiago, Cile. Una città vibrante ed elegante dove, ogni giorno, circa 2 milioni e 200 mila persone prendono la cosiddetta Metro de Santiago. Ci sono cinque linee e cento stazioni. È il secondo sistema di trasporto sotterraneo dell’America Latina per estensione, dopo Città del Messico. Il presidente del Cile, Michelle Bachelet, ha appena annunciato il rinnovo della metropolitana del paese, che porterà all’alimentazione dell’intero sistema per la maggior parte da fonti rinnovabili: sole e vento, almeno al 60%. Il progetto sarà completato nel 2018. Di questo 60% di energia rinnovabile per alimentare i treni, il 42% arriverà dal sole, e il 18% dal vento. Gli impianti solari saranno costruiti da una ditta che ha sede in Calfornia, la Sun Power, che realizzerà El Pelicano da 100 megawatt nei pressi di Santiago; quelli eolici verranno prodotti da una ditta spagnola, la Elecnor, che fa capo alla brasiliana Latin American Power e che invece costruirà il San Juan Eolic Park, anche questo non lontano da Santiago.
Per i prossimi 15 anni la Sun Power e la Elecnor lavoreranno in partnership fra loro e con la Chilectra, il fornitore dell’energia elettrica del Cile, che provvederà al restante 40% del fabbisogno energetico per i treni. La Sun Power dice addirittura che potrebbero anche arrivare da soli al 60% di energia solare se le cose andranno bene, portando la percentuale da rinnovabili a quasi l’80%. L’energia generata dalle rinnovabili porterà alla riduzione di 130.000 tonnellate di CO2 all’anno. Michelle Bachelet ha detto che questo è un altro passo verso un futuro più verde nel suo paese, che è tutto fatto nello spirito degli accordi di Parigi e per mostrare al resto del mondo la competitività del Cile in termini di energia rinnovabile. E cioè per far vedere che guardano al futuro.
Intanto, in India arrivano le prime sperimentazioni con treni nuovi, in cui l’intero sistema elettrico interno (luci, aria condizionata) sarà alimentato da pannelli installati sui tetti. In Uganda partono gli autobus al sole. I treni al sole sono già in progettazione in Olanda e in Germania. Dove sono i treni del sole in Italia? La cosa più interessante di tutte è la risposta alla domanda: a chi appartiene questa Sun Power che genererà almeno il 42% di energia solare per la Metro di Santiago? La maggioranza del capitale è nelle mani francesi della Total. Cioè anche i petrolieri si accorgono che il tempo di fare buchi è finito e corrono ad investire, sotto altro nome, nel sole.
Sarà stato fatto per pubblicità? Sarà stato fatto perché i prezzi del petrolio crollano? Sarà stato fatto per gettare le basi per un business nell’era del dopo petrolio? Non lo sappiamo, ma il fatto è che hanno deciso di fare qualcosa di buono. E questo, quali che siano i loro motivi, non è che da celebrare, assieme alla Metro al Sole di Santiago del Cile. Meglio treni che trivelle.