Liguria: “Obiettivo 65%. Non di raccolta, ma di recupero dei materiali”
Con l'approvazione della nuova legge regionale sui rifiuti la Liguria punta al 65% di recupero materiali entro il 2020. Ad oggi sono già 225 comuni che hanno presentato un piano per l'aumento della raccolta differenziata
13 June, 2016
L'assessore all'ambiente Giampedrone della Regione Liguria è intervenuto, al Palazzo della Borsa di Genova, durante l'Assemblea generale dell'Albo nazionale gestori ambientali, presentando i risultati della nuova legge sui rifiuti. L'obiettivo di mandato, da raggiungere entro il 2020, punta al 65% non di raccolta, ma di recupero dei materiali.
La Liguria, come è noto, è in drammatico ritardo su questa quota che fissata a livello nazionale già nel 2012. La nuova legge regionale sui rifiuti, approvata il 20 maggio, assicura maggiori incentivi ai comuni che raggiungono la quota del 65% di raccolta differenziata.
"Le modifiche alla legge - ha spiegato l'assessore all'ambiente Giacomo Giampedrone intervenendo al Convegno sui gestori ambientali al palazzo della Borsa di Genova - hanno dato un impulso a tutti gli enti locali per la raccolta differenziata. Sono già 225 comuni che hanno presentato un piano per l'aumento della raccolta differenziata. Alla fine del 2014 erano solo sei i comuni che avevano raggiunto il 65% di raccolta, obbligo di legge fissato nel 2012. Oggi abbiamo progetti virtuosi che dal primo gennaio 2017 daranno i primi frutti. Il percorso di mandato, che programma azioni fino al 2020, ha l'obiettivo di raggiungere il 65% non più di raccolta differenziata ma di recupero dei materiali".