Rifiuti e Mobilità nel programma di Virginia Raggi, nuovo sindaco di Roma
Virginia Raggi, M5S, è il nuovo sindaco di Roma. Tra le priorità, l'estensione della raccolta differenziata domiciliare e realizzazione di un piano pluriennale delle infrastrutture di trasporto
20 June, 2016
Con il 67,15% dei voti, Virginia Raggi, del MoVimento Cinque Stelle, è stata eletta, nella notte tra il 19 e il 20 giugno, nuovo sindaco di Roma. Avvocatessa 37enne, Virginia Raggi è il primo sindaco donna di Roma, nonché il più giovane nello storia della Capitale.
Ancora da svelare tutti i nomi della squadra che affiancherà il neo-sindaco nei prossimi 5 anni, ma venerdì scorso, in occasione della chiusura della campagna elettorale, la Raggi ha indicato 4 nomi che andranno a comporre la sua giunta. Tra questi, Paola Muraro che sarà l'assessore alla sostenibilità, ambiente e rifiuti: laureata in scienze agrarie, dal 2004 la Muraro collabora con AMA, è autrice di numerosi articoli riguardanti i sistemi di gestione dei rifiuti urbani ed è una esperta di impianti di compostaggio e trattamento che, secondo Virginia Raggi, "sa come stanno gli impianti a Roma, qual è la situazione reale".
RIFIUTI
Tra gli obiettivi del MoVimento Cinque Stelle non manca ovviamente il miglioramento della gestione dei rifiuti: Virginia Raggi ha specificato come priorità il piano di efficientamento di AMA S.p.a., l'estensione della raccolta differenziata domiciliare in tutta la città in base alle specifiche caratteristiche dei quartieri, un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati nonchè la realizzazione di nuovi impianti per i rifiuti urbani differenziati.
Per quanto riguarda la prevenzione dei rifiuti, il neo sindaco intende prima di tutto sensibilizzare e informare i cittadini sulla riduzione dei rifiuti, minimizzare gli usa e getta nelle attività commerciali, nelle mense, nelle scuole e negli uffici, diffondere i prodotti alla spina, il vuoto a rendere e l'utilizzo dell'acqua del rubinetto. Tra le proposte per ridurre i rifiuti alla fonte, spunta quella di regalare alle neomamme della Capitale kit di pannolini lavabili: il 10% dell'indifferenziato è costituito proprio da pannolini e “di media una mamma spende circa 2mila euro per ogni figlio. Con una maggiore diffusione di questi pannolini ne spenderebbe invece 800, con un risparmio del 60%”. In aggiunta, si creerebbero cooperative di quartiere per il lavaggio di pannolini con sistemi di igienizzazione. Nel programma, anche la creazione di iniziative per la riduzione dello spreco alimentare e la volontà di valorizzare il mercato dell’usato attraverso l’apertura di Centri di riparazione e riuso.
Per la questione raccolta differenziata, il programma di Virginia Raggi prevede l'efficientamento del porta a porta, il miglioramento della qualità della raccolta differenziata per favorire la vendita all’asta del materiale raccolto bypassando il circuito CONAI, l'apertura di una fabbrica dei materiali e la costruzione di almeno un’isola ecologica in ogni Municipio e mini isole ecologiche di quartiere. Aggiunge poi la diffusione del compostaggio domestico, collettivo e di prossimità, la realizzazione di centri di selezione del multi materiale e/o centri di riciclo, la promozione dell’utilizzo di materiali lavabili o compostabili negli eventi fieristici e nelle manifestazioni. Virginia Raggi intende inoltre rendere obbligatori i locali adibiti alla raccolta differenziata nei progetti delle nuove costruzioni e diffondere e regolarizzare gli eco compattatori (Reverse Vending).
Per la Raggi “Discariche e gli inceneritori sono il passato, mentre il riciclo e il riuso sono il futuro e rappresentano una risorsa”. Su AMA S.p.a., la società che gestisce i rifiuti di Roma, previsto un piano di efficientamento: “Gli sprechi gestionali e le varie inefficienze di devono essere completamente rivisti e razionalizzati”. Il neo sindaco pensa al ripristino degli agenti accertatori per il controllo delle piccole e grandi utenze, alla reinternalizzazione dei servizi, in particolare quelli dei dati strategici del knowhow aziendale, alla realizzazione di impianti di selezione del multimateriale proveniente da raccolta differenziata, alla tracciabilità online e in tempo reale dei flussi dei rifiuti smistati negli impianti di lavorazione del rifiuto.
MOBILITÀ
Altro punto su cui Virginia Raggi conta di intervenire con decisione è ovviamente quello che riguarda la mobilità romana, con la realizzazione di un piano pluriennale delle infrastrutture di trasporto, la riforma del trasporto pubblico e la promozione della mobilità sostenibile. Per il neo sindaco "i mezzi pubblici devono avere la priorità, con corsie preferenziali protette e semafori intelligenti, vetture moderne e un numero di corse che possano soddisfare le esigenze dei cittadini". Le nuove risorse a questo necessarie potranno essere recuperate, secondo il programma di Virginia Raggi: dalla riorganizzazione di Atac Spa, con la razionalizzazione delle posizioni dirigenziali e la riconversione del personale amministrativo sottoutilizzato in personale operativo e di controllo; da una seria lotta all'evasione tariffaria che nel medio periodo dovrà passare anche dall'introduzione dell'obbligo di salita anteriore e del controllo a bordo, con nuove vetture dotate di telecamere e cabine blindate, e dall’introduzione di un sistema di bigliettazione elettronica; da una reinternalizzazione delle lavorazioni e dei servizi, e ove questo non sia possibile, da un affidamento mediante procedure che garantiscano la massima trasparenza, concorrenza ed economicità.
Tra le infrastrutture previste dal programma di Virginia Raggi, l'ammodernamento e il prolungamento della rete su ferro esistente e i collegamenti tangenziali, ma anche una rete di corsie ciclabili “leggere” sicure, interconnesse e collegate con le stazioni della metropolitana. Per la mobilità ciclabile, il neo sindaco propone “rastrelliere diffuse nei pressi delle stazioni e in tutta la città, per consentire un utilizzo efficace e protetto della bicicletta per tutti gli spostamenti quotidiani di piccola e media distanza. Dovrà inoltre essere favorito il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici e il parcheggio nei condomini” e Roma dovrà dotarsi di un sistema di bike sharing con un numero adeguato di stazioni e mezzi. “Le vie e le piazze andranno ridisegnate privilegiando il trasporto pubblico, i pedoni e i ciclisti introducendo aree pedonali, zone 30 e un adeguato arredo urbano capillare”.