Milano, viale Corsica, il prof di scienze in pensione che ricicla tutto
Quartieri ricicloni* in Municipio 4. Viti, bulloni, maniglie, vecchi cassetti e biglietti d’auguri: solo alcuni degli oggetti che Francesco Pustorino recupera, riusa o regala. Non solo per scelta, ma perchè il "non sprecare" è nel suo DNA
29 June, 2016
di Donatella Pavan
Nato e cresciuto a Milano vicino a viale Corsica, Francesco Pustorino, professore di Scienze Naturali nelle scuole superiori (alcune delle quali in zona) oggi in pensione, sin da piccolo, quando ritagliava le scatole delle camicie abbandonate dopo i mercati per farne soldatini, ha considerato il riuso e il riciclo come comportamenti naturali nella sua quotidianità.
“La nostra generazione – ci ha spiegato Pustorino – è abituata a non sprecare perché questo stile di vita era funzionale ad un’economia familiare sostenibile. Nessuno si vergognava a recuperare qualcosa. Questa convinzione si è rafforzata attraverso la mia formazione culturale e lavorativa, ho lavorato molto sulle fonti rinnovabili e sulla limitatezza delle risorse ambientali: se si approfondisce la questione ambientale non si può che giungere alla conclusione che l’economia dell’usa e getta è insensata.”
Così Francesco Pustorino recupera tutto ciò che di potenzialmente utile trova in giro e gli ridà un senso, dal bullone al pezzo di legno.
In modo sistematico recupera anche libri, che rimette in circolazione donandoli direttamente o dandoli a piccole biblioteche, come la “bibliotechina” del Comitato inquilini Molise-Calvairate, convinto fermamente (e come dargli torto ) che i vecchi testi di consultazione, per quanto superati nella considerazione generale, fossero fatti in modo molto più accurato della maggior parte delle fonti d’informazione digitale attuali.
Raccoglie tappi di plastica (politetilene e polipropilene ) e di sughero nel plesso scolastico di via Pisacane, per poi regalarli all’associazione "La nostra comunità", che li rivende per trovare fondi. Negli ultimi 2 anni ne ha raccolti 50 sacchi, circa 10-12 chili di materiale ciascuno, pari a oltre 500 chili di materiale selezionato. Smonta e recupera maniglie, bulloni, viti, chiodi, listelli di legno e simili da tutto ciò che sta per essere buttato e li ripone ordinatamente, così la sua casa è zeppa di scatole ben organizzate dove trovare di tutto.
Un lavoro quotidiano attento e rigoroso, con l’obiettivo di salvare il salvabile, ha reso Francesco Pustorino un serio conoscitore delle realtà dedite al riciclo e riuso in zona Molise-Calvairate, tant’è che chi vuole avere dei suggerimenti in proposito può scrivergli a franco.pusto953@libero.it, tenendo presente che bisogna avere un po’ di pazienza, perchè consulta la posta due/tre volte alla settimana da postazioni fuori casa.
Il
saper usare i materiali e i prodotti in contesti diversi richiede
elasticità e Francesco sembra davvero averla. Così la
tavola di un vecchio asse da stiro è diventato un attaccapanni
(aggiungendo appendini recuperati), un vecchio tronchetto tarlato
abbinato a pezzi di lampioncini di recupero e a un pezzo di catena si
è trasformato nel lampadario che usa in montagna, il suo carrellino
per far spesa è fatto con una fiancata di un mobiletto (truciolare
impiallacciato), quattro rotelle di recupero, un manico di scopa di
scopa (più pezzi di metallo e bulloncini per gli snodi). L'orologio
a parete dello studio è fatto con un vecchio coperchio di pentola in
acciaio, un "meccanismo" da orologio ancora funzionante,
qualche avanzo di plastica autoadesiva colorata e qualche
trasferibile.
Insomma, un vero riciclatore seriale.
*"Quartieri Ricicloni" fa parte del progetto "Cittadinanza attiva
contro lo spreco a Milano", realizzato con il contributo di Fondazione
Cariplo.
Leggi anche: