Atac, Meleo: “Vogliamo renderla di nuovo un’azienda credibile”
Aumento dei ricavi, revisione della flotta e riduzione dell’evasione. Questa la ricetta con cui la neo assessora Meleo vorrebbe risollevare Atac
25 July, 2016
"Vogliamo incrementare la qualità dei servizi offerti da Atac, renderla di nuovo un'azienda credibile, che sia in grado di lavorare in maniera decorosa, capace di garantire il servizio e rispettare i criteri che un'azienda deve seguire, legati a economicità, efficienza e anche al profitto". Queste le parole riportate da Omniroma della neo assessora ai Trasporti, Linda Meleo, audita in commissione Mobilità lo scorso 22 luglio. Per lei "Fare dei margini di guadagno per un'azienda significa infatti anche poter investire nell'attività e poter migliorare il servizio, le infrastrutture e il parco veicolare".
L’assessora ha riferito, in tale occasione, che in questo momento Atac ha un parco veicolare di circa 1.920 autobus, di cui moltissimi, nell'ordine di circa 600 non funzionanti o comunque sotto attività di manutenzione. Una flotta che, per circa il 40%, ha un'età superiore alla vita tecnica di un normale bus che si aggira intorno ai 15 anni. “L'attività di manutenzione costa, e di conseguenza siamo dentro un circolo non virtuoso, ma vizioso - ha aggiunto Meleo - inoltre Atac ha in questo momento una situazione finanziaria molto complicata, legata in parte a debiti verso i fornitori, verso le banche e alle posizioni aperte verso il Comune di Roma. Eppure, almeno per rendere la flotta bus di Atac decente in termini di età media, intervenendo su circa 700 autobus, servirebbero 400 milioni da qui ai prossimi anni. Non è ovviamente un discorso immediato, ma di programmazione a lungo termine".
Durante la commissione si è analizzato anche il bilancio dell’azienda che, quest'anno, mostra dei valori in termini di margine operativo lordo, leggermente positivi che sarebbero però legati alla riduzione dei costi non all’aumento dei ricavi. Per Meleo "un'azienda che ha un mol positivo che però deriva non dall'incremento dei ricavi, ma da una riduzione dei costi, ha un problema. Quindi uno dei primi interventi che faremo è andare a recuperare questi ricavi. Ma come aumentarli? Dobbiamo anche cercare di far sì che l'evasione tariffaria, un problema per Atac, possa essere combattuta. Stimiamo di recuperare parecchi soldi in questo modo: stime parlano di un'evasione tariffaria che si aggirano attorno al 40%, percentuale inammissibile".
Infine l’assessora ha detto di voler capire più a fondo lo stato attuale di Atac e di ascoltare le esigenze di tutti dai verti a chi guida gli autobus, ma non prima di aver avuto accesso a quello che definisce un “misterioso documento” in cui vi sarebbe un protoccolo di intesa tra Trenitalia e Atac dello scorso 22 aprile.
“Tale protocollo è citato spesso - ha concluo l’assessora - per esempio nell'accordo di distacco dell'attuale direttore del personale. Stranamente di questo misterioso documento non si trova traccia. Il mio accesso agli atti svelerà questo ennesimo mistero di Atac e confido che ci permetterà di scoprire molto dei rapporti tra Atac e Ferrovie".