“Qui sotto il grande camino noi facciamo la differenziata Perché aiutare chi non la fa?”
«Chiediamo di ritirare la disponibilità manifestata al governo e alla Sicilia e, in caso contrario, di adempiere all’iter amministrativo previsto dalla normativa, con tutti i passaggi del caso». Da la Repubblica Edizione Torino del 29 luglio 2016
29 July, 2016
di Gabriele Guccione
Roberto Montà, sindaco Pd di Grugliasco: «La provenienza dal Sud non c’entra»
«I miei cittadini vedono tutti i giorni un camino alto 120 metri sulla loro testa. Come faccio a spiegare loro che, mentre si sforzano di fare la raccolta differenziata, arrivando in poco tempo a un risultato lodevole come il 66 per cento, quell’impianto deve essere usato per smaltire i rifiuti di chi non ha mai fatto sforzi?». A porsi la questione è Roberto Montà, primo cittadino di Grugliasco, uno dei sindaci, in questo caso del Pd, che si sono schierati con la sindaca metropolitana Chiara Appendino contro l’arrivo in Piemonte dei rifiuti della Sicilia.
Sindaco, il presidente siciliano Rosario Crocetta dice che avete «preclusioni verso la spazzatura dei terroni» e il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, vi accusa di «sposare la pancia della gente». È così?
«No, la provenienza geografica non c’entra nulla».
E perché le 70mila tonnellate provenienti dalla Liguria e smaltite al Gerbido vanno bene e i rifiuti della Sicilia no?
«L’emergenza Liguria l’abbiamo subìta. E ricordo che ci è stata presentata legandola all’alluvione di Genova. Avevamo espresso perplessità anche in quel caso. Semmai è una questione di credibilità».
In che senso?
«Nessuno qui vuol far venire meno il principio della solidarietà nazionale. Si possono anche decidere quote per le emergenze, ma prima bisogna mettere mano a una programmazione regionale seria e puntuale che preveda, come peraltro preannunciato in altre sedi dalla stesse Regione, di assorbire prima le centinaia di migliaia di tonnellate che ancora oggi finiscono nelle discariche ancora attive in Piemonte. Altrimenti non si è credibili. E se non si è credibili, come mi pare ha dimostrato l’ultimo risultato delle urne, si perdono le elezioni».
A Grugliasco si vota il prossimo anno. Allora il suo è un problema elettorale?
«Sulla credibilità si fonda il buon governo di una città. Le situazioni di emergenza si possono anche affrontare, ma le scelte vanno prima condivise e assunte con coerenza, per poterle spiegare ai propri cittadini».
Cosa chiedete, quindi, al presidente della Regione, Sergio Chiamparino?
«Chiediamo di ritirare la disponibilità manifestata al governo e alla Sicilia e, in caso contrario, di adempiere all'iter amministrativo previsto dalla normativa, con tutti i passaggi del caso».