Torino: l’inceneritore e i rifiuti della Sicilia. Il dibattito in Consiglio comunale
L’Assessora all’ambiente Stefania Giannuzzi ha riferito in Consiglio comunale sulla posizione della Giunta sul possibile arrivo di rifiuti urbani provenienti dalla Sicilia e destinati al termovalorizzatore del Gerbido. On line il comunicato con le dichiarazioni dei consiglieri comunali
29 July, 2016
L’Assessora all’ambiente Stefania Giannuzzi ha riferito in Consiglio comunale, su richiesta del Consigliere Enzo Lavolta (PD), sulla posizione della Giunta comunale in ordine al possibile arrivo di rifiuti urbani provenienti dalla Sicilia e destinati al termovalorizzatore del Gerbido.
Giannuzzi ha spiegato di aver appreso dalla stampa di una disponibilità offerta in tal senso dal Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.
Anticipando la contrarietà della Giunta a questa ipotesi, Giannuzzi ha spiegato che nessuna richiesta in tal senso è pervenuta all’ATOR (associazione d’ambito torinese per il governo dei rifiuti). Inoltre l’Assessora ha precisato che le norme vigenti prevedono che un tale accordo passi anche da un’intesa tra gli enti locali regionali interessati.
Lavolta ha a sua volta affermato di avere letto sulla cronaca locale di un giornale siciliano dell’esistenza di un ‘intesa formale per il trasferimento dei rifiuti, in quantità non precisate, ed ha criticato Il Movimento 5 stelle “che aspira a governare il Paese per la sua sproporzionata reazione”, contestando alla Giunta di voler “affamare” l’inceneritore nonostante abbia ricevuto dalle precedenti amministrazioni cittadine “ un ciclo integrato dei rifiuti solido e tecnologicamente adeguato, in grado di soddisfare anche ragionevoli esigenze di altre amministrazioni locali”.
Lavolta ha poi ribadito la richiesta di conoscere gli intendimenti di questa amministrazione e il modello che intende perseguire in ordine alla gestione del ciclo dei rifiuti.
Nella sua replica finale Giannuzzi ha spiegato che l’ATOR non convoca la sua assemblea perché non ha ricevuto alcuna richiesta (in riferimento a un precedente intervento di Osvaldo Napoli che chiedeva che il suo presidente, Diego Caltagirone, venisse richiamato per non aver convocato l’assemblea).
Specificando che, oltre a Torino, altri comuni membri dell’ATOR, come Orbassano, Beinasco, Grugliasco, Rivoli hanno manifestato la loro contrarietà, Giannuzzi ha concluso: “la nostra posizione è semplice: ridurre gli sprechi e perseguire l’obbiettivo stabilito in sede di Unione Europea di raggiungere nei prossimi cinque anni una quota di raccolta differenziata del 65%, quota attualmente ferma al 43%”.
Al dibattito hanno partecipato:
Antonio Iaria (M5S): Sembra che Chiamparino parli più con Appendino che con voi. Lei, Lavolta, ha parlato di emergenza ma si tratta di un’ordinanza regionale che crea ad arte una situazione che obbliga i sindaci locali a costose operazioni di spostamento dei rifiuti.
Occorre implementare il ciclo della differenziata e diminuire l’impatto inquinante dell’inceneritore sulla salute dei cittadini.
Fabrizio Ricca (Lega Nord): Quando una decisione è intelligente non si può non essere d’accordo. Abbiamo problemi con i nostri rifiuti e non possiamo occuparci di quelli di Crocetta o di altri governi regionali non capaci di gestirli. Le altre Regioni creino i loro inceneritori.
Se l’inceneritore fa male? Può essere. Ne riparleremo. Io mi auguro che come maggioranza siate coerenti e esercitiate la vostra libertà anche per votare contro le decisioni della Giunta
Osvaldo Napoli (Forza Italia): Anche in questo caso siamo di fronte al fallimento della classe politica del meridionale: prima la Campania, poi Puglia, Sardegna, Sicilia. La mia preoccupazione è che il termovalorizzatore ha più volte sforato i parametri ed è anche andato in blocco. La circoscrizione 2, peraltro, aspetta ancora di vedere i 250 milioni di opere di compensazione promessi e non è mai stata interpellata.
Domenico Carretta (PD): Non conoscevo la fonte che parlava di una falsa emergenza, evidentemente il cortocircuito informativo riguarda anche Appendino che si è affrettata ad opporre un no. Noi invece crediamo nella solidarietà sociale ed economica. Bisognerà discutere in futuro sui rifiuti: abbiamo idee diverse ma forse le cambierete tra qualche mese, quando avrete iniziato a governare.
Massimo Giovara (M5S): Mi piacerebbe sapere cosa intende dire Lavolta quando parla di “solidità del ciclo integrato dei rifiuti”. Il Comune di Torino ha come priorità la tutela della salute dei cittadini ma ho visto una lunga serie di guasti dell’inceneritore condanni per i cittadini. L’amministrazione aveva promesso di incrementare la raccolta differenziata, che invece è cresciuta dell’1%.
Enzo Lavolta (PD): Definisco solido il ciclo del trattamento dei rifiuti urbani perché non c’è in Europa nessun altro impianto accompagnato da un sistema di monitoraggio sanitario come il nostro, per il quale sono stati investiti due milioni di euro.