Sprechi alimentari: con il via libera del Senato è ufficialmente legge dello Stato
Con l'approvazione nella serata di ieri 2 agosto il ddl n. 2290 contro lo spreco alimentare è ufficialmente legge dello Stato. Soddisfatto il ministro Martina: “È una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015”
03 August, 2016
Approvata anche dal Senato, nella 673ª Seduta pubblica di ieri 2 agosto, il ddl n. 2290 contro gli sprechi alimentati. Il provvedimento approvato con 181 sì, 16 astenuti e 2 voti contrari e già approvato a marzo di quest'anno dalla Camera, è diventato a tutti gli effetti legge dello Stato. La legge entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
La soddisfazione del ministro Martina
Per il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina questo è: “un provvedimento che conferma l'Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, nonostante siano ancora oggi di proporzioni inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese. Con questa norma ci avviciniamo sempre di più all'obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi”. “È una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015. L'abbiamo presentata lo scorso anno nel nostro "Piano SprecoZero" proprio durante l'Esposizione universale ed è una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano. È molto importante – spiega il ministro Martina - il rafforzamento del Tavolo Indigenti del nostro Ministero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentare l'assistenza ai più bisognosi. Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più che a punire chi spreca. Un ringraziamento – ha concluso il ministro - va a tutti i parlamentari per l'attenzione che hanno dato a questa legge e in particolare a Maria Chiara Gadda che ha lavorato con passione in questi mesi al provvedimento”.
I punti salienti della nuova legge
Cessione gratuita
degli alimenti
Gli operatori del settore alimentare possono
cedere gratuitamente le eccedenze alimentari, idonee al consumo
umano, a favore di persone indigenti. Le eccedenze alimentari non
idonee al consumo umano possono essere cedute per il sostegno vitale
di animali e per la destinazione ad autocompostaggio o a compostaggio
di comunità con metodo aerobico. È consentita anche la cessione a
titolo gratuito delle eccedenze di prodotti agricoli in campo o di
prodotti di allevamento idonei al consumo umano ed animale. Le
donazioni sono consentite anche oltre il termine minimo di
conservazione, purché siano garantite l'integrità dell'imballaggio
primario e le idonee condizioni di conservazione, e , nel rispetto
dei requisiti di igiene e sicurezza e della data di scadenza, possono
essere ulteriormente trasformate in prodotti destinati in via
prioritaria all'alimentazione umana o al sostegno vitale di animali.
Possono essere donati anche i i prodotti finiti della panificazione
che non siano stati venduti o somministrati entro le ventiquattro ore
successive alla produzione.
Norme igieniche
Gli
operatori del settore alimentare che effettuano le cessioni gratuite,
devono garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti in
linea con le norme europee. Sono considerati, infatti, responsabili
del mantenimento dei requisiti igienico-sanitari dei prodotti
alimentari fino al momento della cessione. E' previsto che si operi
una selezione degli alimenti in base ai requisiti di qualità e di
igiene e l'adozione delle misure necessarie ad evitare rischi di
ommistione o di scambio tra i prodotti destinati a diversi
impieghi.
Donazione alimenti confiscati
Qualora
siano stati confiscati prodotti alimentari idonei al consumo umano o
animale, il giudice ne dispone la cessione gratuita a enti privati
costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità
civiche e solidaristiche.
Promozione campagna
antisprechi
La legge dispone che la Rai assicuri un numero
adeguato di ore di trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate
all'informazione e alla sensibilizzazione su comportamenti e misure
idonei a ridurre gli sprechi alimentari, energetici o di altro
genere. E' poi prevista la promozione di campagne nazionali di
comunicazione dei dati raccolti in tema di recupero alimentare e
riduzione degli sprechi da parte dei Ministeri coinvolti, nonché di
campagne informative per incentivare la prevenzione nella formazione
dei rifiuti.
Family bag
Per ridurre gli
sprechi alimentari nel settore della ristorazione le regioni possono
stipulare accordi o protocolli d'intesa per promuovere comportamenti
responsabili e pratiche virtuose per dotare gli operatori della
ristorazione di contenitori riutilizzabili, realizzati in materiale
riciclabile, idonei a consentire ai clienti l'asporto dei propri
avanzi di cibo.
Stop agli sprechi nelle mense
La
proposta di legge prevede l'emanazione da parte del ministero della
Salute di indicazioni per gli enti gestori di mense scolastiche,
comunitarie, sociali, aziendali e ospedaliere per prevenire e ridurre
lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.
Sconto
su tassa rifiuti
Il testo dà al Comune la facoltà di
applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle
utenze non domestiche relative ad attività produttive che producono
e distribuiscono beni alimentari e che a titolo gratuito li cedono,
direttamente o indirettamente agli indigenti e alle persone in
condizioni di bisogno o per l'alimentazione animale.
Fondi
stanziati
Viene rifinanziato con 2 milioni di euro per il
2016 il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone
indigenti e viene istituito un Fondo, con dotazione di 1 milione di
euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al
finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione
degli sprechi e all'impiego delle eccedenze, nonché per promuovere
la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
Foto via Savefood.net