Oltre mille volontari per gestire i rifiuti del Salone del Gusto
Obiettivo: arrivare al 70 per cento di differenziata - da La Stampa Torino del 09.09.2016
09 September, 2016
Noemi Penna
La rivoluzione sostenibile del Salone del Gusto parte dalla raccolta differenziata. Slow Food e Amiat ieri mattina hanno siglato un piano mirato a far diventare la prima edizione del salone all’aperto più «pulita» di quanto non fosse al Lingotto. Lungo il percorso saranno installate cento isole ecologiche (con 800 cassonetti per la raccolta differenziata), a non più di 50 metri l’uno dall’altro. A controllare che il mezzo milione di visitatori attesi dal 22 al 26 settembre al Valentino segua le regole del «Buono, giusto e pulito» di Carlin Petrini sarà invece un esercito di volontari, da Legambiente alle Sentinelle dei rifiuti di Eco delle Città, sino alle Guardie ecologiche comunali. Stiamo parlando di mille e 200 persone, che avranno come obiettivo il 70 per cento di raccolta differenziata.
Il buon esempio
Per «Voler bene alla terra», il filo conduttore scelto per la prima edizione del Salone del Gusto e di Terra Madre «fuori da un contenitore», Slow Food ha stilato 77 azioni per dare il buon esempio ed evitare che la manifestazione trasformi in uno scempio il parco sul Po, dove sono già partiti i lavori di allestimento. Il progetto «Systemic Event Design», coordinato da Franco Fassio dell’Università di Pollenzo, ha identificato quattro ambiti di azione, dalla sostenibilità ambientale all’impatto economico sul territorio, per produrre meno inquinamento. «È dal 2006 che proseguiamo questo progetto, che ha portato la raccolta differenziata del Lingotto dal 13 al 60%, con una purezza oltre il 90%», afferma Carla Coccolo, responsabile degli eventi Slow Food. Ma «quest’anno la sfida riparte da zero: la nuova location impone una maggiore tutela del territorio e Slow Food sta investendo 200 mila euro – oltre ai contributi dei partner e degli sponsor privati – per incrementare il risultato ottenuto, realizzando una manifestazione sostenibile da tutti i punti di vista». Un’opportunità che Legambiente non vuole farsi sfuggire, tanto da «chiedere al Comune un eco-regolamento per le manifestazioni all’aperto», afferma il vicepresidente Federico Vozza.
Gli Ecofan
L’impegno di Amiat vuole ripercorrere le gesta degli Ecofan di Iren a Campovolo, che hanno ridotto di 37 tonnellate i rifiuti prodotti dal concerto di Ligabue dello scorso anno. Nei cinque giorni di Salone al Valentino lavoreranno 170 spazzini mentre un’ala di Torino Esposizioni sarà trasformata in una pre-discarica, con i compattatori elettrici per i rifiuti differenziati.
Nota della redazione: Rispetto al titolo, a noi risultano 250 volontari di Legambiente, una squadra (ancora da completare) di una trentina di Sentinelle dei Rifiuti di Eco dalle Città e poche decine di Guardie Ecologiche Volontarie.