Berni, la panetteria storica di Paolo Sarpi dove anche il pane del giorno prima va a ruba
QuartieriRicicloni in Paolo Sarpi. Da "Berni" ridurre spreco e rifiuti è pratica che risale agli anni '80. "Il pane avanzato lo prendevano i volontari della Sant'Antonio. Oggi non ci sono più e lo mettiamo noi al 50%"
08 October, 2016
Berni, la panetteria di via Lomazzo angolo via Paolo Sarpi, in piena zona Chinatown, è una bottega storica datata 1956 che dal 2010 si è allargata e rifatta il look, divenendo pasticceria-panetteria e anche locale per aperitivi. Qui non si mangia più solo pane e focaccia, ma anche primi e secondo, si bevono buoni vini e buone birre artigianali, si viene per l'aperitivo. In realtà "Berni" sta per Giovanni Bernardinello, un signore nato nel quartiere Sarpi circa 70 anni fa e che del pane sa quasi tutto. “Ho scritto anche un libro sulla storia del pane. Pensi, l'uomo lo produce da 6000 anni, è una delle attività più antiche del mondo. Anche se oggi hanno cambiato tante cose, come quelle leggi assurde che hanno vietato la lavorazione sui tavoli in legno (le spanatoie), materiale che rimane il migliore, per fare il pane, per imporre l'acciaio, sono normative ASL”.
Giovanni Bernardinello l'avversione allo
spreco di cibo e ai rifiuti inutili ce l'ha da sempre. “Buttare via è sempre sbagliato.
Io l'ho imparato da bambino, perchè sono nato nel 1943. Allora non
si buttava via niente: guai, ti beccavi uno scapaccione dai genitori.
Oggi viviamo in una società diversa, per cui anche certi valori sono
cambiati ….”. Il recupero del pane avanzato in realtà
Berni lo fa già dagli anni '80, "anche se tutti parlano di queste cose
solo adesso". Avevano un accordo con i frati del Santuario di
Sant'Antonio (via Farini 10) che è anche un centro di accoglienza e sostegno ai poveri, e tutte le sere veniva un volontario, sempre alla stessa
ora, a ritirare pane, pizze e focacce avanzati. Passavano alle
19.40. Poi quel volontario è andato in pensione e Berni ha collaborato con la chiesa di Sant'Angelo, in via Moscova. Per un breve periodo anche con la Santa Maria di Lourdes, sempre in via Lomazzo.
"Non era solo per beneficenza - ci racconta Giovanni Bernardinello - ma anche per il risultato commerciale. Nel momento in cui so che il pane avanzato in qualche modo riesco ad utilizzarlo, non mi faccio problemi di produzione e posso avere la vetrina sempre attiva, sempre piena. Perchè so che quello che avanzo non lo getto nei rifiuti, ma lo utilizzo ugualmente. Ma sa cosa le dico? Oggi non lo faccio più, perchè nessuno s'impegna veramente a venire a ritirare il pane ogni giorno. Io sono dell'idea che queste cose, anche se per beneficenza, devono essere fatte bene, con costanza; se no tanto vale non farle".
E così Berni ha trovato un'altra soluzione. Il pane avanzato lo mette direttamente in vendita, il giorno dopo, a metà prezzo. Pane, pizza, focaccia, salatini, tutto al 50%. "Lo chiamiamo Quello di Ieri. E va sempre a ruba. C'è chi il pane del giorno prima lo vende come se fosse fresco, ma questo non è mai stato nella nostra filosofia, per la qualità che offriamo ai clienti. Comunque i nostri prodotti anche la mattina dopo sono ancora buonissimi e riusciamo a smaltire sempre tutto".
Giovanni Bernardinello, oltre alla panetteria di famiglia nel quartiere Sarpi, ha anche tante altre passioni. Come il progettare e costruire droni. "Lo sa quante applicazioni diverse possono avere, anche in campo ambientale?! Sono davvero il nostro futuro ...".Ma questa è una storia che ci racconterà la prossima volta.
Stefano D'Adda
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