Milano, via le strisce blu, servono parcheggi per 50mila scooter
"In centro solo tremila stalli per le due ruote e i tecnici stimano che ogni giorno entrino in AreaC circa 50mila moto e scooter. Con le nuove regole le moto aumenteranno" - da REPUBBLICA MILANO del 12.10.2016
13 October, 2016
di Oriana Liso
Ogni posto auto disegnato sull’asfalto con le strisce blu vale cinque
posti moto. Una proporzione, questa, che sarà la base degli studi che
il Comune e Amat faranno in queste settimane. Con un obiettivo:
tagliare posti auto in centro per creare nuovi stalli per le moto, come
previsto dal nuovo piano per la mobilità all’interno di AreaC
annunciato dal sindaco lunedì (e che oggi arriva in commissione). Due i
motivi per cui servono altri stalli. Da una parte, perché gli stop ad
alcune categorie di auto che entrano in vigore a febbraio potrebbero
convincere molte persone a usare le due ruote, visto che così non
pagherebbero il ticket: i tecnici stimano che ogni giorno entrino in
AreaC circa 50mila moto e scooter (facendo una media tra i picchi
estivi da 70mila e i cali invernali da 30mila). L’altro motivo è una
conseguenza diretta: oggi le strisce bianche per le moto, in centro,
sono poco più di 3mila, quindi molto inferiori al bisogno, e per questo
i parcheggi selvaggi sono la regola.
Tra gennaio e luglio la polizia locale ha staccato 3.121 multe per motocicli
e ciclomotori parcheggiati sui marciapiedi, quindi fuori dalle strisce
bianche dedicate. Un’abitudine consolidata, visto che le stime dei
report sulla mobilità degli ultimi anni dicono che oltre il 50 per cento
delle soste di moto e scooter, in tutta la città, sono irregolari. Il
rischio, del resto, è relativo: la multa è più bassa di quella per le
auto (se si paga entro cinque giorni costa 28 euro) ma, in ogni caso, è
legato anche alla possibilità che ci siano controlli dei vigili, che
già fanno fatica, come numero, a stare dietro alle soste
selvagge delle auto. L’unico modo — o meglio, quello più saggio — per
governare il fenomeno, quindi, è quello di creare nuovi spazi per le
moto che entrano in AreaC.
Secondo i dati Aci aggiornati a fine 2015, ci sono 160.879 motocicli
immatricolati (a questi vanno aggiunti circa 16mila motorini, che hanno
una immatricolazione diversa): tolti gli oltre 40mila Euro 0 che non
possono entrare in Area C, gli altri sono tutti potenziali fruitori delle vie, e quindi delle soste, all’interno dei Bastioni, senza contare anche chi arriva dai comuni più vicini.
Due giorni fa il sindaco Beppe Sala e l’assessore Marco Granelli hanno
messo proprio questo tema sul tavolo, legandolo strettamente alla
necessità di fluidificare il traffico all’interno di una zona
congestionata dai cantieri di M4 (ieri è stato anche pubblicato il bando
per i contributi a inquilini e proprietari di case per interventi di
isolamento termoacustico che attenuino il disagio dei
cantieri). Certo, il sindaco ha anche ipotizzato l’utilizzo dei
parcheggi sotterranei (oggi quasi vuoti) «se i gestori facessero delle
tariffe particolari per le moto». Ma prima di far pagare la sosta anche a
loro, bisognerà rifare la mappa di superficie della sosta, tenendo
presente le aree di cantiere e eliminando dove si può le strisce blu.
Un lavoro che riguarderà anche il Municipio 1: in via Santa Croce sono
stati realizzati nuovi stalli quest’estate, ma andranno
forse rivisti perché troppo vicini ai negozi. Anche in via Camperio ne
sono stati realizzati, ma già in numero insufficiente. «Dobbiamo
studiare un piano coerente, utilizzando i marciapiedi larghi dove si
può — spiega il delegato per la mobilità di zona 1 Mattia Abdu — ,
perché così si stimolano anche i motociclisti a rispettare le regole:
servono più controlli, certo, ma anche più buonsenso nella definizione
delle nuove aree di sosta».








