Alla scuola di via Oglio le Formichine Salvacibo mettono in scena uno spettacolo anti-spreco
Ecco un estratto del copione dello spettacolo che la scuola di via Oglio, a Milano, sta allestendo per fare conoscere il problema dello spreco alimentare
03 November, 2016
a cura di Laura Tajoli
In assoluta anteprima, pubblichiamo qualche estratto dello spettacolo che la scuola di via Oglio a Milano sta allestendo per il concorso Formichine Salvacibo.
Narratore: “Cari bambini, dovete sapere che lontano da qui esiste una città di nome Sprecolonia. Troverete questo nome un po’ originale vero?
Avete ragione perché all’inizio della sua storia il suo vero nome era solo Colonia, poi molte cose cambiarono.
Vi chiederete cosa sarà successo per far cambiare nome ad una città. Fate bene a chiedervelo perché successero cose da non credere. Se avete pazienza ve le racconterò.
Anzi ve le racconteranno gli abitanti stessi: il vecchio Trangu e la vecchia Gorda. Eccoli arrivare, zitti, zitti sono due tipi molto irritabili, appena posso io li evito.
Percussioni forti.
Gorda: “ Ehi Trangu vieni alla finestra.”
Trangu: “Che c’è di strano, vedo la spazzatura di sempre, perchè mi scomodi, brutta cicciona.”
Gorda: “Per farti camminare un po’, palla di lardo. Fosse per te non ti muoveresti neanche con le cannonate. Anzi…, una cosa c’è che farebbe muovere quel peso che ti ritrovi in fondo alla schiena.”
Trangu: “Cos’hai cara? C’è la torta alla panna, ripiena di burro e mascarpone? Dimmi che è così amore…Dimmi che è vero…”
Gorda: “Certo, vieni qui cicciottello mio. Eccoti la torta: tiè!”
Gorda dà una pedata a Trangu.
Trangu: “Ahi, ahi, dovevo immaginarmelo. Me tapino. Da quando Gorda si sta ribellando al mostro Sprecone è diventata isterica. Niente più Nutella, niente più patatine fritte e, soprattutto, niente più spazzatura.
Non capisco perchè le sia saltato il grillo nella testa. E’ così bello buttare via. Che gioia quando il mostro ci diceva Butta, butta, spreca, spreca, sporca, sporca, scorreggia, ah no questo non si può dire. Anche la mia Gorda partecipava allegra alla festa dello spreco.”
Gorda: “Smettila citrullo, il mostro ti ha dato alla testa. Forse non ricordi quando invece lavoravamo in campagna: alla sera ci bastavano due patate e una fettina di formaggio, eppure stavamo bene. E guai a buttare via la crosta, tanto meno un tozzo di pane. Allora sì che Colonia era una città decorosa, bella e pulita.”
Trangu: “Ma non dire sciocchezze. Grazie a Sprecone abbiamo imparato ad essere dei super consumatori, cantiamo l’inno:
“Se felice vuoi restare
spreca, spreca e non pensare,
butta ,butta in allegria
i rifiuti nella via,
nello sporco stiamo bene
il consumo ci conviene,
peti e rutti
è divertente
viva il fetore
dell’ambiente
Più puzziamo
e più inquiniamo
e così ce ne freghiamo.
za za.”
*Formichine Salvacibo è un progetto di cittadinanza attiva contro lo spreco, con il contributo di Fondazione Cariplo.
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