Smog, Torino e area metropolitana: nessun comune prende i provvedimenti indicati nel protocollo della Regione, tranne Rivalta
Il PM10 nell’aria accende il “cruscotto di colore giallo” del protocollo regionale antismog ma solo il Comune di Rivalta prende le iniziative indicate. A Torino, ha fatto sapere il Comune, la fase operativa del protocollo entrerà in vigore dal 14 dicembre
09 December, 2016
Visti i livelli di polveri sottili registrati nei giorni scorsi (vedi foto) sarebbero già potute scattare le prime misure antismog previste dal protocollo regionale in caso di sette giorni consecutivi con livelli di concentrazione giornaliera massima di PM10 oltre il valore limite di 50 μg/m³ (ma non superiori a 100 μg/m³). In questo caso, “cruscotto giallo”, il protocollo prevede “il blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro III dalle 8.30 alle 18.30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore; la riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici, il divieto di bruciare residui vegetali in campo, il divieto di utilizzo caminetti aperti, il divieto di spandimento libero in agricoltura dei liquami derivanti da deiezioni animali nel raggio di 20 Km dagli agglomerati sottoposti alle misure”.
Va ricordato però che l’attivazione del protocollo previsto dalla Regione Piemonte non è né obbligatorio, né vincolante per i sindaci. A Torino il Comune ha fatto sapere che la fase operativa del protocollo regionale antismog entrerà in vigore dal 14 dicembre. Ma “visti i superamenti del valori limite di PM10 registrati in questi giorni e l'instaurarsi di condizioni meteo complessivamente molto favorevoli all'accumulo degli inquinanti nell'atmosfera - ha dichiarato l'assessora all'Ambiente Stefania Giannuzzi - la Città invita pertanto la cittadinanza ad utilizzare fin da subito, per gli spostamenti, mezzi alternativi all'auto e utilizzare i parcheggi collegati al centro. Si ricorda che il servizio navetta Linea star 1 e 2 durante i giorni di sabato, domenica e festivi, fino al 6 gennaio sono gratuiti".
E nell’area metropolitana? Fa eccezione il comune di Rivalta, dove il sindaco “in data 7 dicembre, visto lo sforamento di 7 giorni dei livelli consentiti di PM10, ha firmato un’ordinanza, coerente con il protocollo sulle misure antismog proposto dalla Regione Piemonte, a tutela della salute dei propri cittadini. Purtroppo, nonostante l’attuale grave inquinamento ambientale, nella provincia di Torino, per ora, Rivalta è rimasto l’unico Comune che si è attivato” sottolineano il sindaco Mauro Marinari e l’assessore all’Ambiente, Gianna De Masi che in una nota aggiungono: “Pur aderendo al protocollo, riteniamo che le misure indicate siano deboli e insufficienti in quanto "curano i sintomi", per altro solo parzialmente, ma non le cause. Se non si interviene con un piano organico ed efficiente di trasporti collettivi che rendano abituale, in quanto praticabile, e non occasionale il fatto di lasciare l'auto a casa, difficilmente la situazione potrà cambiare in modo strutturale ed ogni anno ci troveremo a mettere cerottini su ferite profonde. Pertanto - si legge ancora nel comunicato - chiediamo agli assessori regionali all’Ambiente e ai Trasporti di farsi capofila nella costituzione di un tavolo organico e inter-assessorile che da subito si metta al lavoro per costruire un piano per l'area metropolitana almeno della prima e seconda cintura, Torino inclusa”.Foto: report giornaliero Arpa Piemonte (data 9 dicembre)
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