Il modello Milano si svegli sullo smog
"E a proposito di diesel: se in AreaC non si lasciano entrare, neanche a pagamento, gli Euro3, e tra poco gli Euro 4, perchè in tutto il resto della città circolano sempre liberamente?" - Paolo Hutter su La Repubblica del 12.12.2016
11 December, 2016
E' un dettaglio forse fin troppo minimalista, se volete, ma rende l'idea.
A Londra il sindaco Sadiq Khan ha appena citato in giudizio la Volkswagen che aveva truccato i dati delle emissioni dei diesel. In questo modo i veicoli diesel considerati a torto "puliti" non avevano pagato la "congestion charging": gli avvocati del Comune di Londra chiedono due milioni e mezzo di sterline di risarcimento per i mancati incassi. Forse qualcosa del genere si potrebbe immaginare anche da Milano? Non è il punto centrale, ma anche questa notizia rende l'idea.
E a proposito di diesel: se in AreaC non si lasciano entrare, neanche a pagamento, neanche gli Euro3, e tra poco gli Euro 4, perchè in tutto il resto della città circolano sempre liberamente? Certo, entra adesso in vigore un mini blocco di questi veicoli, per poche ore e che sfiora appena i commerciali. Ma è sempre la stessa mezza misura emergenziale ormai in vigore, saltuario, da anni.
Insomma: da tempo ormai Milano dopo AreaC, le domeniche a spasso (abolite da due anni) e l'avvio di bici e auto in "sharing" sembra aver messo i remi in barca, come se la sua reputazione antismog fosse garantita in eterno. Invece la grande città più ricca e più servita di trasporto pubblico del Paese dovrebbe essere all'avanguardia. E trovandosi nel cuore dell'area più inquinata d'Europa, la Pianura Padana, potrebbe essere all'avanguardia in Europa.
Dopo tanti anni di passini avanti e passi indietro, dopo tante dinamiche già viste, si potrebbe anche concludere che la materia incandescente delle limitazioni di vario genere al traffico privato dovrebbe essere affidata a un'autorità indipendente che non si faccia condizionare dalle proteste settoriali e/o dalle preoccupazioni elettorali. Oppure affidata a una Città metropolitana degna di questa nome, eletta direttamente con poteri e autorevolezza. Ma per ora così non è e l'amministrazione Sala dovrebbe essere consapevole che ha avuto il sostegno della cittadinanza che tiene più ai polmoni che ai motori. E se c'è ancora il dubbio che a fermare il traffico si perdano voti, si interpellino e si consultino in vari modi paralleli i cittadini. Si vedrà che c'è ampio consenso per politiche coraggiose. Per esempio per bandire i diesel sempre e per fermare tutto il traffico la domenica. Forse il problema non è il consenso, ma è che i provvedimenti forti comportano più lavoro di controllo, più impegno. Ma anche questo può essere programmato e gestito.