Milano, i cestini di strada usati come mini-discariche
Dopo Eco dalle Città anche La Repubblica fa un reportage sulla spazzatura domestica che finisce nei cestini pubblici. Un 3% dei milanesi che nel 2016 ha fatto aumentare dell'8% questi rifiuti raccolti da Amsa - da Repubblica.it del 13.12.2016
12 December, 2016
di Luca De Vito
In via Donatello, all'angolo con viale Abruzzi, a Milano, la scena è emblematica: da un lato della strada c'è un cestino della spazzatura ripieno di sacchetti gonfi di pattume casalingo che strabordano dal contenitore; dentro il cestino sull'altro angolo, invece, ci sono tre aste di luci al neon che sporgono direttamente sul marciapiede. Trasformare i bidoncini verdi in mini-discariche dove depositare i rifiuti prodotti in casa (anziché occuparsi di fare la raccolta differenziata) è una brutta abitudine in crescita: secondo i calcoli di Amsa nel corso del 2015 le squadre dedicate al servizio di svuotamento dei cestini hanno raccolto 30.700 tonnellate di rifiuti, mentre solo nei primi nove mesi del 2016 si è arrivati a 24.800 tonnellate.
Si parla in totale di un 3 per cento della popolazione milanese che tratta i cestini alla stregua di pattumiere, i quali nel 2016 hanno fatto aumentare dell'8 per cento il 'peso' di questo comportamento sul complessivo dell'immondizia raccolta dagli operatori Amsa.
Da Niguarda a Porta Romana, non c'è quartiere di Milano dove questo malcostume non abbia almeno un rappresentante. In via Padre Luigi Monti, all'angolo con via Costalovara - nel pieno della zona di case popolari di Niguarda - non c'è modo di far entrare uno spillo dentro il cestino. Non solo: esattamente di fronte ci sono due carrelli della spesa abbandonati, lasciati lì come se fosse compito dell'Amsa rimuoverli. Anche nel vicino (e borghese) quartiere della Maggiolina, c'è chi ha pensato bene di lasciare il proprio sacchetto dei rifiuti domestici dentro uno dei bidoni verdi: siamo in via Serrani all'angolo con via Pietro da Bescapè, una delle zone dove si trovano ville belle e lussuose.
"È una brutta abitudine di pochi che danneggia la collettività - spiega Mauro De Cillis, responsabile operativo di Amsa - Gettare i rifiuti domestici è un comportamento che, oltre a nuocere alla raccolta differenziata, molto spesso causa l'ostruzione della bocca del cestino e favorisce l'abbandono di sacchetti accanto ai contenitori".
Degrado che chiama degrado, quindi. In largo Desio, ad esempio, la sfortuna del bidone verde è quella di trovarsi di fianco a uno dei cassoni gialli per la raccolta solidale degli indumenti: qui non solo non entra più niente, ma addirittura tutto intorno sul marciapiede è pieno di buste lasciate da chi ha messo i vestiti e non sapeva come liberarsi del sacchetto con cui li ha trasportati.
Storie di ordinaria inciviltà. Come in via Tonale, dove i cartoni della pizza sono stati conficcati dentro a incastro in diagonale, o come in via Piccinni dove sono stati lasciati un sacco nero e due scatole di cartone rigorosamente fuori dal cestino. In via Tertulliano, di fronte all'ipermercato, c'è chi ha abbandonato persino una scatola di scarpe.
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