Procedura infrazione Ue su biossido d'azoto, Legambiente: “Dare un taglio allo smog sia priorità di governo”
“È arrivato il momento di fare in fretta, per evitare di dover pagare una multa salatissima - circa un miliardo di euro - e per tutelare la salute dei cittadini, perché di smog si muore". L'appello dell'associazione
16 February, 2017
Legambiente: “Dare un taglio allo smog sia priorità di governo”
“È arrivato il momento di fare in fretta, per evitare di dover pagare una multa salatissima - circa un miliardo di euro per intenderci - e per tutelare la salute dei cittadini, perché di smog si muore. L’Organizzazione mondiale della sanità parla di 400 mila morti all’anno in Europa per via dell’inquinamento atmosferico, di cui 20mila in Italia, in base ai dati del 2015. Le soluzioni per ridurre lo smog esistono, metterle in pratica deve diventare una priorità di governo, con provvedimenti e interventi nazionali e locali”. Così la presidente di Legambiente Rossella Muroni sul parere motivato inviato ieri all’Italia dalla Commissione europea, che apre la seconda fase della procedura d’infrazione che contesta al nostro paese il superamento dei limiti di biossido di azoto nell’aria in violazione della direttiva del 2008.
“La Ue - prosegue Muroni - ci contesta di non aver adottato le misure sufficienti per contenere gli sforamenti di biossido di azoto. Più aspettiamo, più aumentano i rischi per le persone, più cresce la sanzione, senza considerare che nel giro di un mese circa dovrebbe arrivare anche il parere motivato della procedura d’infrazione relativa al pm10. Da tempo sosteniamo la necessità di istituire un coordinamento permanente tra i diversi livelli di governo del territorio, per uscire dalla logica dell’emergenza e riuscire ad essere efficaci nell’azione, pianificando in maniera diversa gli investimenti per la riqualificazione e l’innovazione edilizia, per la mobilità pubblica, il riscaldamento, il verde e gli spazi urbani”.
Per quanto riguarda il pm10, a un mese e mezzo dall’inizio dell’anno, 14 città italiane hanno già quasi esaurito i 35 giorni di sforamento dei limiti di concentrazione (50microgrammi per metro cubo) consentiti dalla legge. Cremona (34 giorni), Frosinone (34), Torino (33), Vicenza (29), Reggio Emilia (29), Asti (28), Modena (28), Padova (28), Milano (27), Pavia (27), Treviso (26), Venezia (26), Alessandria (25), Piacenza (25) hanno superato il limite per il pm10 almeno per 25 giorni.