Roma, multe per chi rovista tra i rifiuti. Rete Onu:
Secondo Aleramo Virgili di Rete Onu l'annuncio della sindaca Raggi "è solo propaganda di chi usa questi argomenti per distrarre l’opinione pubblica dai problemi reali. Sono anni che il comune ha ricevuto proposte concrete per regolarizzare recupero e riuso ma le ignora"
07 March, 2017
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha annunciato che nel nuovo regolamento di pulizia urbana è stato "elaborato un apposito articolo che prevedendo il divieto di tenere alcuni comportamenti, tra cui rientra il Replique Montre Rolex rovistaggio, nonché il trasporto anche tramite l'utilizzo di mezzi mobili consente di avere un adeguato apparato sanzionatorio". Tradotto significa: ci stiamo organizzando per fare le multe a chi rovista tra i rifiuti e raccoglie qualcosa per riusarlo o rivenderlo, magari per mettere insieme qualche spicciolo.
Per sapere come è stata accolta la notizia nella Capitale abbiamo raggiunto al telefono Aleramo Virgili di Rete Onu, operatori nazionali usato, che rappresenta a Roma quella parte di operatori del riuso “che tra le altre cose magari rovistano anche nei cassonetti". Il cosiddetto ambulantato debole che recupera dei materiali e li rivende "attraverso pratiche legalizzate nel tempo, in parte ancora del tutto spontanee per non dire abusive”.
“Il problema a livello di decoro ma anche a livello ambientale non riguarda chi rovista nei cassonetti ma riguarda chi ancora utilizza i cassonetti dell’indifferenziato per buttare qualsiasi cosa - ci dice - Una politica del riciclo non può avere il suo baricentro nei cassonetti ma dovrebbe averlo nel porta a porta, che permetterebbe tutto un sistema di raccolta e recupero materiali molto he dal punto di vista ambientale sociale economico darebbe grandi vantaggi a tutta la città”.
“Chi raccoglie materiali usati e li rivende ai negozi dell’usato, ai mercatini saltuari oppure proprio in maniera spontanea e abusiva, solitamente sono persone che hanno solo quello per sbarcare il lunario. Quindi non è solo un problema di decoro, sicurezza o pulizia, è un problema sociale. Chi rovista nei cassonetti non lo fa per sport ma lo fa per mettere insieme qualcosa che gli dà un minimo di reddito. Molto meglio fare queste cose che farne delle altre che sono molto più semplici e redditizie. A Roma per esempio si potrebbe multare chi spaccia droga nelle piazze a cielo aperto di tutta la periferia, magari sarebbero pagate da qualcuno queste multe”.
È chiaro poi che queste eventuali multe colpirebbero una parte della popolazione già in difficoltà. “Le multe non le pagherà nessuno. Si parla di persone che non hanno reddito, conti correnti, proprietà. È uno specchietto per le allodole – dice Virgili - È fingere di fare qualcosa per poi non fare niente, è solo propaganda che serve per chi si trova in momenti critici a livello politico e mediatico e usa questi argomenti per distrarre l’opinione pubblica dai problemi reali”.
Virgili spiega che
il comune di Roma ha ricevuto da anni “delle proposte molto
articolate su come recuperare i materiali, riusarli e avviare un
processo virtuoso che dia una risposta in termini sia sociali che
ambientali. Non hanno mai risposto. Ad esempio il mercato di libero
scambio sul modello di quello di Torino non è stato mai istituito e
si tratta di una proposta antica. Lo stesso mercato di Porta Portese
dopo quasi un secolo non è stato messo in regola. Questo per dire
che non si danno risposte a proposte di soluzioni che sarebbero anche
a costo zero, già sperimentate a livello nazionale e poi ci
inventiamo la cosa delle multe che poi non avrà nessun seguito e non
genererà nessun effetto”.
“Tra l’altro chi
rovista nei cassonetti oggi non sono mica solo i rom ma sono anche
cittadini migranti e italiani, che recuperano materiali li
assemblano, fanno anche dei prodotti di riciclo creativo. È un
processo molto complesso. Noi non sosteniamo il recupero
nei cassonetti com’è adesso, privo di sicurezza sanitaria e
ambientale, vogliamo un percorso normato e fatto con tutti i criteri
necessari. Ma questa della Raggi è una non proposta che ignora tutto
questo, serve solo ad avere le prime pagine dei giornali e poi il giorno dopo le cose rimangono esattamente com'erano
prima”.
(foto www.theromanpost.com)