Roma e la proposta della Raggi di multare che rovista tra i rifiuti. Antonio Castagna: 'Concentrarsi solo sul rovistaggio è demagogia'
Il commento di Antonio Castagna, esperto di economia circolare, all'annuncio della sindaca di Roma, Virginia Raggi, sulle multe a chi rovista nei rifiuti
09 March, 2017
"Sui rifiuti gli abusi sono diversi: abbandono, scorretto smaltimento, ecc. Se vuole agire sull'insieme delle storture, occorre considerarle tutte insieme, altrimenti si sta solo facendo una proposta demagogica contro i Rom e i poveri". E' quanto afferma Antonio Castagna, esperto di economia circolare, a cui abbiamo chiesto un commento all'annuncio della sindaca di Roma, Virginia Raggi, sulla possibilità di multare chi rovista nei rifiuti.
"Parlando solo di rovistaggio e rifiuti - ha continuato Castagna - si rischia di sbagliare bersaglio. Il rovistaggio c’è perché nei rifiuti ci sono oggetti che hanno valore e che possono essere rivenduti. Chi fa rovistaggio in qualche modo svolta la giornata e ne fa una sorta di lavoro. Non è certo il lavoro ideale e non è bello da vedere. La domanda che ci dovremmo porre riguarda il fatto che ci sono ancora oggetti di valore che sono abbandonati nei cassonetti e non si riesce a trovare un altro modo per recuperarli e per favorire forme di lavoro più regolari. Da lavoro informale di rovistatori a lavoro organizzato, ad esempio, con delle cooperative che svolgono la medesima operazione senza bisogno di andare a rovistare nei cassonetti. I romani, come altri cittadini, buttano tra i rifiuti oggetti che hanno ancora valore ma finora, a quanto pare, nessuno dell’amministrazione capitolina ha pensato ad un’azione più strutturata per recuperarli e rivenderli".
E quale potrebbe essere la strada da percorrere? "Non me la prenderei con i rovistatori. Sono una conseguenza della situazione in cui si trovano e campano così. È inutile prendersela con l’ultima ruota del carro. E poi - ha aggiunto in conclusione Castagna - esistono i centri di riuso che sono nati proprio per questo. Solo che la progettazione di quest’ultimi va fatta con cura e non devono essere pensati come un centro di roba vecchia da rivendere. Perché non è così. Sono una cosa più complessa che deve stare su un mercato molto complesso".