La nuova raccolta “porta a porta” esclude i luoghi della movida
Al via a settembre a San Salvario, Vanchiglia e Santa Rita L’assessora: “Strade troppo strette dove ci sono i locali” - da Repubblica Torino del 29.03
29 March, 2017
DIEGO LONGHIN
Asettembre la raccolta differenziata arriverà in tre nuovi quartieri, tra San Salvario, un nuovo pezzo di Santa Rita, e Vanchiglietta. Le zone della movida, dove si concentrano i locali, sono però escluse dall’allargamento. In particolare in San Salvario “vecchia”, il quadrilatero tra corso Vittorio, corso Marconi, via Nizza e via Madama Cristina, rimarranno i cassonetti, così come nella zona di Vanchiglia, sull’asse di via Giulio di Barolo. «Impossibile realizzare una raccolta Porta a Porta in queste aree», sottolineano i tecnici di Amiat e l’assessore all’Ambiente, Stefania Giannuzzi.
«L’impegno dell’assessora poche settimane fa era diverso», sottolinea il vicepresidente della circoscrizione 8, Massimiliano Miano. «Amiat ci aveva detto che in quella zona si poteva fare una raccolta differenziata leggera, con i cassonetti in strada e non nei cortili. Avevamo investito della cosa l’assessora Giannuzzi che ci aveva assicurato verbalmente che anche nella zona della movida si sarebbe fatta una raccolta spinta, casa per casa, senza cassonetti».
L’assessore Giannuzzi nega di aver preso un impegno del genere. E spiega «che dove ci sono i locali i le strade sono strette, c’è poco spazio e i cortili dell case non sono adatti a tenere i bidoncini dentro». C’è anche un problema di posti auto, però. L’assessore ai Trasporti Maria Lapietra aveva annunciato che con la scomparsa dei cassonetti si sarebbero recuperati i posti auto persi con la riqualificazione di via Nizza. «Così non sarà - dice Miano - non si recupereranno tutti».
Giannuzzi ieri ha presentato con il numero uno di Amiat, Lorenzo Bagnacani, gli step di allargamento del “porta a porta”. La comunicazione nei quartieri coinvolti e la distribuzione del materiale, bidoni e sacchi, avverrà tra maggio e giugno. A settembre, invece, si toglieranno i bidoni in strada e si passerà al nuovo metodo di raccolta. Con questo allargamento il sistema sarà esteso al 55 per cento dei torinesi: 68mila persone in più rispetto alle 435 alle prese oggi con la divisione del rifiuto. «L’obiettivo - spiega l’assessora all’ambiente Stefania Giannuzzi - è di arrivare al 65 per cento di persone raggiunte entro il 2020, come richiesto dai target dall’Unione Europea ». Secondo il presidente dell’Amiat, Lorenzo Bagnacani, «in passato Torino era all’avanguardia sulla raccolta dei rifiuti, da qualche anno si è in una situazione di stallo».
L’investimento previsto da Amiat è di 5 milioni, grazie a efficienze realizzate dall’azienda nella gestione del servizio. Il piano prevede di rimodulare il sistema di raccolta nei mercati rionali per arrivare a ridurre i rifiuti prodotti e massimizzare la differenziata, così come si sta sperimentano a Porta Palazzo. «Stiamo discutendo con l’amministrazione per risolvere il problema abbandoni dei rifiuti in strada», aggiunge Bagnacani che annuncia la realizzazione di due nuove isole ecologiche con ecocentri nelle Circoscrizioni 4 e 5 e l’acquisto di mezzi nuovi per un valore di 8 milioni.