Treno verde 2017 il 30 e il 31 marzo a Milano. Premiati i campioni dell'economia circolare
A Milano a bordo del Treno verde sono stati presentati i dati lombardi del dossier "Comuni ricicloni" e sono stati premiati 8 campioni lombardi di economia circolare
29 March, 2017
Sono settantaquattro i comuni lombardi che si sono conquistati la medaglia di Comuni Ricicloni per il 2016: poco meno di un centinaio di realtà locali che hanno vinto e convinto cittadini e aziende ad attuare una gestione dei rifiuti intelligente, attenta, rispettosa e sostenibile. Avanzando di 10 punti percentuali dal 2010 ad oggi e superando Marche e Emilia Romagna, l’intera Lombardia registra un quarto posto nella classifica nazionale con un 58,7% di raccolta differenziata, dopo Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Sono i dati contenuti nel nuovo dossier Comuni Ricicloni, presentato all’interno del Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che ha dedicato la sua edizione all’economia circolare.
Questa edizione, resa possibile grazie ai dati 2015 collezionati, rielaborati e messi a disposizione da Arpa Lombardia, segna un passaggio importante. Per essere annoverati tra i Ricicloni, infatti, i comuni lombardi devono attestarsi su una quantità di rifiuto non riciclabile e non differenziabile, il residuo secco, che non può superare i 75 kg abitante all'anno. Un parametro sicuramente più stringente rispetto al 65% di raccolta differenziata, richiesto nelle precedenti edizioni, ma che rappresenta un traguardo ambizioso, conquistabile partendo proprio dalla capacità dei comuni di raggiungere un’alta percentuale di raccolta differenziata.
«La sfida che vediamo per il futuro della gestione dei rifiuti in Lombardia è legata non solo alla capacità dei comuni e delle aziende di gestire al meglio i rifiuti ma anche, e soprattutto, alla possibilità di riconversione degli impianti di smaltimento esistenti per generare una nuova economia che faccia della circolarità un punto di forza – sottolineaBarbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Per questo motivo nell’edizione 2017 abbiamo voluto cominciare a mettere in luce le migliori, ma non le uniche, esperienze di economia circolare, premiando quelle già oggi operanti sul nostro territorio quali esempi di una filiera che potrebbe portare la Lombardia a liberarsi dai rifiuti, arricchendosi di materie da riciclare, rigenerare, recuperare e riusare».
I Comuni Rifiuti Free, così definiti quelli che si sono distinti per aver ridotto la produzione di rifiuti ben oltre la quantità prevista dal quadro normativo europeo, si concentrano per la maggior parte in provincia di Mantova, nella quale ben 39 comuni su 69 totali hanno conquistato lo scettro di Comune Riciclone. Se il mantovano è vincitore indiscusso sia per il numero di comuni Rifiuti Free che per raccolta differenziata pari al 79,7%, la provincia di Cremona guadagna la seconda posizione con il 66,3% spodestando quella di Varese ferma al 65,8%. Scendono invece al quarto posto con il 62,9% i brianzoli. Da citare infine l’8° posto in classifica per raccolta differenziata della provincia di Brescia con il 57,5% che surclassa la Città Metropolitana al 56,7%, scesa alla decima posizione. Infine da registrare il lento recupero della provincia di Pavia passata dal 38% al 39,9%: un dato ancora ampiamente insufficiente per uscire dalle ultime posizioni della classifica.
Dei 515 Comuni lombardi che hanno superato la percentuale del 65%, nell’edizione 2016 del nostro dossier, invece troviamo per la prima volta anche Bergamo con il 65,5% e Como con il 66,3%. Per le altre città lombarde dovremo attendere la prossima edizione per verificare soprattutto le performance di Pavia, Varese, Cremona e Brescia. Una "menzione speciale" però merita la città di Milano che, attestandosi al 52,3% di raccolta differenziata (secondo i dati Arpa del 2015), è la migliore tra le metropoli europee che si stanno distinguendo per l'alto livello di gestione dei rifiuti. Un primato che sta facendo scuola anche oltre i confini europei.
I CAMPIONI DELL’ECONOMIA CIRCOLARE DELLA LOMBARDIA
Innovazione industriale, aziende, imprese sociali: tutte impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, del riuso, e del riciclaggio: realtà che hanno già investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, chiudendo il cerchio e contribuendo a fare dell’Italia la culla della nascente economia circolare. La Lombardia gioca in questo un ruolo da protagonista: si moltiplicano le esperienze virtuose e cresce la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti.
Storie e opportunità dell’economia circolare, accompagnate dalle esperienze virtuose dei Comuni Ricicloni della Lombardia, raccontate questa mattina a Milano bordo del Treno Verde, lo storico convoglio di Legambiente eFerrovie dello Stato Italiane, realizzato con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che chiude proprio nel capoluogo lombardo la sua edizione 2017.
Destinazione finale del messaggio portato dai Campioni è Bruxelles, dove è in corso la discussione per l’approvazione del pacchetto europeo sull’economia circolare. Legambiente e i Campioni incontreranno il 24 aprile il vicepresidente della Commissione UE, Jyrki Katainen e l’eurodeputata Simona Bonafè, relatrice del Pacchetto, per chiedere una strategia moderna e sostenibile per uscire dalla crisi puntando su innovazione e coinvolgimento sinergico tra cittadini, istituzioni e economia.
«Il passaggio dall’economia lineare a quella circolare è una strada non solo percorribile ma già in atto in tutt’Italia, da sud a nord, come dimostra il viaggio di quest’anno del Treno Verde – dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente –. Un tour che ha messo in mostra il meglio del nostro Paese. Ora è fondamentale replicare le buone pratiche dei Campioni dell’economia circolare e far decollare, su tutto il territorio italiano, questa nuova economia a partire dalle grandi città che devono seguire l’esperienza straordinaria di Milano, diventata un esempio internazionale, con una raccolta differenziata domiciliare su tutta la città. Anche il nostro governo, però, deve fare la sua parte e, in sede di Consiglio, sostenga una riforma della politica comune dei rifiuti che faccia da volano per l’economia circolare europea”.
E se in Europa è centrale il dibattito sull’economia circolare, la Lombardia punta ad avere un ruolo da protagonista in questo nuovo modello economico. Settantaquattro comuni lombardi oggi hanno conquistato la medaglia diComuni Ricicloni per il 2016: realtà locali che hanno vinto e convinto cittadini e aziende ad attuare una gestione dei rifiuti intelligente, attenta, rispettosa e sostenibile. Oggi la regione si piazza al quarto posto nella classifica nazionale di Comuni Ricicloni di Legambiente con un 58,7% di raccolta differenziata, dopo Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Otto le realtà lombarde selezionate da Legambiente e premiate oggi con una medaglia realizzata con The Breath, un innovativo tessuto in grado di adsorbire e disgregare le molecole inquinanti. Storie che è possibile approfondire sul portale www.trenoverde.it che racconta attraverso una mappa interattiva il viaggio del convoglio ambientalista lungo la penisola. Il Gruppo Cap, società a capitale pubblico partecipata dagli enti locali, è la principale azienda di gestione del servizio idrico nei territori della Città Metropolitana di Milano e di altri comuni lombardi. Tra le innovazioni da segnalare una Fiat Panda consegnata al Motor Village di Torino che percorrerà 80 mila chilometri alimentata con il biometano prodotto dal Gruppo partendo da fanghi di depurazione e acque reflue.Amsa, invece, gestisce il ciclo integrato dei rifiuti a Milano e opera in 12 comuni della provincia. Uno dei fiori all’occhiello dell’azienda è il parco automezzi a metano, uno dei più ampi in Europa. Ha promosso la raccolta differenziata e il servizio di raccolta rifiuti “porta a porta” a Milano. E sono sempre più le realtà, cooperative, associazioni o imprese, che fanno economia circolare con l’attenzione al sociale e al reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. È il caso ad esempio di Rete Cauto, che si occupa di vari servizi ecologici tra cui anche il recupero di cibo scartato dalla grande distribuzione e redistribuito a scopo sociale o di materiale rimesso a nuovo e venduto in un negozio dell’usato. La coop Di Mano in Mano, invece, ritira, recupera e ricicla mobili e complementi d'arredo da case e appartamenti, per poi essere rivenduto o smontato riciclando i vari materiali. Anche laCooperativa Ruah si occupa di ritiro di mobili, oggetti, giochi, libri, casalinghi, elettrodomestici o vestiti evitando che vengano conferiti in discarica e dando loro una nuova vita, favorendo la sostenibilità ecologica. Il tutto creando occupazione per persone che nel mondo del lavoro faticano ad inserirsi. Vesti Solidale è una cooperativa sociale il cui scopo è creare occupazione per fasce deboli della popolazione. Ha avviato Share, una catena di negozi di abbigliamento usato di alta qualità che trasforma lo spreco in risorsa salvaguardando l'ambiente e generando risorse economiche da destinare a progetti di solidarietà sui territori. Obiettivo dell’associazione Giacimenti Urbaniè mettere in rete prodotti e innovazioni tecnologiche sostenibili, che consentono una riduzione dell’impatto ambientale, con una mappatura delle attività del territorio che offrono dei servizi per la riduzione, la riparazione, il riuso, il riutilizzo e il riciclo. Segnalata da Legambiente anche la casa editrice Libera e senza impegni, impegnata non solo nel riciclo dei materiali e nella lotta allo spreco, con autoproduzione di manufatti editoriali a tiratura limitata.
Il Treno Verde resterà al binario1 della stazione Garibaldi a Milano anche venerdì 31 marzo per la visita dell’esposizione sull’economia circolare per gli studenti delle scuole la mattina e dalle 16 per il pubblico. Alle 10,30 per la conferenza stampa di presentazione del monitoraggio ambientale condotto in città dall'equipaggio del Treno Verde, alla presenza di Andrea Minutolo, Ufficio scientifico Legambiente; Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia; Gianmarco Cammi, Direttore Operativo Anemotech; Lorenzo Radice, responsabile sostenibilità Gruppo FS e Riccardo Bani di Teon.