Al via il progetto Prima: sicurezza del cibo, dell'acqua e sostenibilità dell’agricoltura nell’area Mediterranea
Accordo fra Parlamento europeo e Consiglio europeo per la creazione dell’Agenzia per l’attuazione del programma PRIMA, Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area. Coordinatore per conto del Miur è il professor Angelo Riccaboni
13 April, 2017
La ricerca e l'innovazione nel settore idrico e agro-alimentare
possono rappresentare uno strumento importante per il dialogo e la
cooperazione fra i paesi euro-mediterranei e per uno sviluppo
economico e sociale sostenibile e duraturo nel tempo. Questo è il
segnale che proviene da Bruxelles, dove è stato raggiunto l'accordo
fra Parlamento europeo e Consiglio europeo, supportati dalla
Commissione europea, per la creazione dell'Agenzia per l'attuazione
del programma PRIMA,
Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area,
di cui è coordinatore per il MIUR il professor Angelo Riccaboni
dell’Università di Siena.
Si tratta di un programma
che, nei prossimi dieci anni, gestirà oltre mezzo miliardo di
euro sui temi dell'innovazione nei sistemi alimentari, delle
tecnologie per la sostenibilità e la sicurezza in agricoltura,
dell'uso efficiente delle risorse idriche. Tra le risorse messe a
disposizione, 220 milioni arriveranno dalla Commissione europea
nell'ambito del programma quadro per la ricerca Horizon 2020, e oltre
300 milioni dai 18 Paesi partecipanti, che attualmente sono 11 Paesi
dell'UE (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia,
Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna) e 7 Paesi non UE
(Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia).
"Il
progetto di cooperazione PRIMA aiuterà a migliorare la salute e il
benessere dei popoli che vivono nell'area mediterranea – ha
sottolineato Chris Agius,
segretario parlamentare della presidenza maltese del Consiglio
dell'Unione Europea – e
incoraggerà la crescita economica e la stabilità nel
lungo periodo. L'accordo raggiunto permetterà al programma PRIMA di
essere operativo dall'inizio del 2018, come avevamo
prefissato".
"Per affrontare le grandi
sfide ambientali e sociali del Mediterraneo - ha evidenziato la
Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria
Fedeli - la ricerca e l'innovazione possono svolgere un ruolo
centrale. Sistemi agricoli più sostenibili, miglior uso
dell'acqua e sviluppo delle imprese del settore alimentare possono
contribuire alla crescita economica e sociale dell'area,
anche ai fini della gestione dei fenomeni migratori. Alzare muri non
porta a nulla. Dobbiamo costruire ponti fra i popoli e il Miur, con
la guida dell'iniziativa PRIMA, si sta fortemente impegnando in tale
direzione".
"Dopo 5 intensi anni di
lavoro - ha aggiunto il professor Angelo Riccaboni - è
stato raggiunto un traguardo prezioso per il rafforzamento della
cooperazione euro-mediterranea, con il contributo determinante del
Miur che, come leader del Programma, ha sempre creduto
nell'importanza strategica dell'iniziativa ai fini di uno sviluppo
sostenibile dell'area del Mediterraneo".
Ora che
è stato raggiunto l'accordo istituzionale, inizia il percorso
operativo che porterà a lanciare i primi bandi per finanziare
partnership di ricerca e innovazione fra istituzioni e imprese delle
due coste mediterranee a fine 2017.