Cinquecento città per la Scienza, la Pace ed il Pianeta
La manifestazione, organizzata per protestare contro le politiche anti-scientifiche del presidente USA Trump, ha coinvolto migliaia di persone in tutto il mondo
24 April, 2017
EDOARDO ANNUCCI
La Marcia per la Scienza, la Pace ed il Pianeta organizzata il 22 aprile in coincidenza con la Giornata della Terra delle Nazioni Unite ha coinvolto ricercatori, studenti e comitati in oltre 500 città del mondo con l’obiettivo di dare un segnale a favore della ricerca e della scientificità. L’iniziativa, partita da Washington ed a cui hanno partecipato oltre 50.000 persone che hanno sfilato nel viale davanti alla Casa Bianca, è stata realizzata anche in Italia grazie all'impegno di numerose realtà associative nazionali e locali che hanno organizzato le tappe di Roma, Milano, Firenze e Caserta.
"Anche se con modalita' diverse - ha dichiarato Marco Valente dell'Università de L'Aquila - anche in Italia esistono seri problemi con il mondo della ricerca, vogliamo insegnare ai politici che ci vuole maggior rispetto per quello che rappresenta la scienza e quello che e' il nostro lavoro".
Una presa di posizione del mondo scientifico e ambientalista, che in Italia ha visto l'adesione di numerose istituzioni tra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, utile a richiamare all'attenzione il tentativo di far passare le ricerche come opinioni di parte.
"L’idea della marcia della scienza parte negli USA, in protesta contro il crescente negazionismo climatico, contro le conseguenti politiche energetiche ad alto impatto ambientale e i consistenti tagli alle politiche ambientali, in particolare al Climate Action Plan. La marcia nasce anche contro i tagli all’istruzione e alla ricerca, e l’incremento delle spese militari" hanno affermato gli organizzatori nel documento di lancio.