Torino, da Porta Palazzo a Racconigi ecco i dati della raccolta differenziata nei mercati
Dal 46% di Porta Palazzo al 76% del mercato di corso Racconigi la raccolta differenziata nei mercati è migliore di quella cittadina grazie alla raccolta “banco a banco”
La città di Torino tra i tanti primati, non solo a livello italiano, può vantare sicuramente quello della più alta concentrazione di mercati all'aperto giornalieri. Infatti ad oggi sono attivi ben 32 mercati rionali che ogni giorno movimentano un volume impressionante di merci e, gioco forza, producono una quantità di rifiuti che nel solo 2016, secondo i dati forniti dall'Amiat – Gruppo Iren, hanno superato le 15 mila tonnellate di rifiuti, pari a poco meno del 4% di tutti i rifiuti prodotti dalla città.
Una quantità di rifiuti importante che va differenziata e per questo in tutti i mercati torinesi, fatta eccezione per quello di Porta Palazzo, vige la raccolta “banco a banco” come in una sorta di porta a porta dove gli ambulanti devono differenziare i propri rifiuti a seconda del materiale. In pratica ai commercianti viene consegnato un sacco nero per l'indifferenziata e uno trasparente per gli imballaggi in plastica, i cartoni vengono accatastati sulla piazzola a fine mercato mentre, chi vende ortofrutta, ha il suo personale contenitore per l'organico e le cassette vengono a loro volta differenziate a seconda del materiale (legno,plastica o cartone). Un sistema sperimentato nel lontano 2003 e in vigore dal 2005 su tutti i mercati cittadini che ha permesso di raggiungere dei risultati soddisfacenti, e addirittura – e questo è un paradosso tutto torinese – la raccolta differenziata nei mercati è migliore di quella cittadina. Infatti nel 2016 la raccolta differenziata nei mercati torinesi (escluso quello di Porta Palazzo) è stata del 66,7% mentre quella cittadina si è attestata su di un ballerino 43%. Dove per bontà dei risultati spiccano i mercati di Corso Racconigi e quello nei Giardini Martini (in piazza Benefica) dove la raccolta differenziata ha raggiunto nel 2016 il 75,8%.
La raccolta differenziata a Porta Palazzo
Mentre la città e Amiat continuano a intensificare gli sforzi verso una maggiore efficienza della raccolta differenziata nelle nuove linee guida per l'e aziende che si aggiudicheranno le gare della puliza con “l’obiettivo di mercati a rifiuti zero”, come ribadito in una intervista da Lorenzo Bagnacani (Presidente Amiat), anche a Porta Palazzo qualcosa si muove, per ora solo nell'area destinata alla vendita di orto frutta. Infatti la raccolta differenziata sta subendo una accelerazione grazie al Progetto PoPP che vede impegnati in prima linea l'Assessorato all'Ambiente del Comune di Torino, Amiat, Novamont e le Sentinelle dei Rifiuti. Un progetto sperimentale avviato a novembre 2016, in occasione della Settimana europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), che prevede di efficientare la raccolta dei rifiuto organico attraverso l'uso di trespoli e sacchi compostabili (forniti gratuitamente da Novamont). In pratica se prima dell'avvio del progetto era consuetudine (o quasi) abbandonare i rifiuti sulla pavimentazione di piazza della Repubblica, oggi questo non avviene più e, a cinque mesi dall'avvio del progetto, si assiste all'incremento del 25% di raccolta di rifiuti organici portando così la differenziata al 46%.
Senza dimenticare che, grazie all'opera di recupero cibo svolta dalle Sentinelle dei Rifiuti e dagli Ecomori (un gruppo di volontari richiedenti asilo), ogni giorno 215kg di frutta e verdura vengono salvati dai cassonetti e redistribuiti in loco.