Salone del Libro di Torino, nuova edizione e vecchi problemi con la raccolta differenziata.
Poco impegno a differenziare da parte dei visitatori del Salone del Libro e, insieme a una pianificazione e gestione dei rifiuti inadeguata, ecco il mix perfetto per sprecare materiali riciclabili. Analisi di Albana Muco
19 May, 2017
Di Albana Muco
Come nel 2015 e 2016, anche quest’anno al Salone Internazionale del Libro di Torino si riscontra una raccolta differenziata dei rifiuti molto carente.
Gli ambienti dove si svolge la manifestazione sono stati dotati di cestelli indicanti tre categorie di rifiuti, ovvero indifferenziata, vetro-lattine, carta. La plastica non è indicata, quindi la si butta dove capita, trasformando così in rifiuto improprio un materiale prezioso.
Per questa edizione 2017 fornitore ufficiale per le pulizie del Salone del Libro è la ditta Meranese Servizi. Al Padiglione 2 incontro il responsabile Paolo Diena cui chiedo come mai dalle indicazioni e categorie della raccolta differenziata manca la plastica. Mi risponde: “La plastica non è indicata, ma viene divisa nell’area ecologica. Qui si riesce a differenziare il 90 % dei rifiuti.” Magari fosse vera tale percentuale! Perché pare che la cifra sia improbabile? Per tre fattori:
1. Non si mette in discussione la non curanza delle persone e la loro pochissima voglia di differenziare, ma la mancanza di una corretta pianificazione e gestione della raccolta differenziata, che risulta essere solo di facciata. Lo si evince anche dal fatto che agli operatori è stato consegnato un solo sacchetto e klockor kopior detto di raccogliere lì tutto quello che trovano per terra (tra cui tanta plastica e carta). Non era possibile fornire un carrellino con tre buste diverse?
2. I cestelli o punti raccolta sono del tutto incontrollati. Sappiamo bene che durante i grandi eventi il successo della raccolta differenziata dipende anche dal presidio di addetti, o almeno di volontari, che guidino le persone nel conferimento del rifiuto.
3. Le buste piene di rifiuti differenziati (pochi) e indifferenziati (moltissimi) vengono conferite nelle enormi vasche metalliche fuori dai padiglioni. Si dice che i rifiuti indifferenziati vengono divisi nell’area ecologica, ma in questa area ovviamente non si può accedere e non si danno informazioni su chi sono coloro che differenziano (personale di Meranese o di Amiat) e quanti sono.
Intanto dallo scambio avuto su Twitter con il @SalonedelLibro si ha conferma che la questione rifiuti viene minimizzata e rimandata al mancato buon senso della gente.