L'economia dell'usato in Italia fa risparmiare 6,1 milioni di tonnellate di CO2
Lo rivela la ricerca Second Hand Effect, condotta da Schibsted Media Group insieme all'Istituto Svedese di Ricerca Ambientale. I risultati sono stati diffusi da subito.it, sito di compravendita dell'usato
23 May, 2017
Comprare oggetti usati ha evitato nel 2016 l'emissione in atmosfera di 16,3 milioni di tonnellate di CO2 soltanto in 8 paesi (Italia, Spagna, Francia, Svezia, Norvegia, Finlandia, Ungheria, Marocco), di cui 6,1 milioni nel nostro paese. Lo rivela la ricerca Second Hand Effect, condotta da Schibsted Media Group insieme all'Istituto Svedese di Ricerca Ambientale. I risultati sono stati diffusi da subito.it, sito di compravendita dell'usato.
Comprare oggetti usati riduce la produzione di oggetti nuovi e quindi le emissioni di gas serra. In Italia la Lombardia si distingue come regione più virtuosa con il 16% del totale di CO2 risparmiata, seguita da Campania, Lazio, e più distanti Veneto e Piemonte.
Questo risparmio di CO2 equivale al traffico di Roma di 18 mesi, a quello di Milano di 42 mesi, a 6,4 milioni di voli andata/ritorno Milano-New York o a 6 milioni di Roma-New York, così come alla produzione di 101,5 milioni di iPhone 5S o 23 milioni di laptop, di 28 milioni di passeggini o 24 tonnellate di divani, 182,8 milioni di paia di jeans, di 1.000.000 di Volkswagen Golf, di 88,5 milioni di biciclette, di 9,4 miliardi di tonnellate di pasta o 1,3 miliardi di kg di riso.
La categoria merceologica di subito.it che ha permesso il maggior risparmio di anidride carbonica è quella dei motori, che nel 2016 ha interessato il 30% degli annunci pubblicato sulla piattaforma, per un equivalente di 4,9 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate (+86% rispetto al 2015), seguita dai beni per la casa e la persona (842.629, +46% rispetto al 2015), elettronica (368.585, +45% rispetto al 2015) e sport e hobby (59.972, +47% rispetto al 2015).