Parma lancia la sfida delle EcoFeste, pronto un marchio per tutti gli eventi a rifiuti zero del 2017
Si chiama “EcoFeste Parma 2017” e raccoglie una serie di obblighi e raccomandazioni per limitare l’impronta ambientale degli eventi cittadini puntando tutto sulla riduzione dei rifiuti
25 May, 2017
La città di Parma raccoglie una nuova sfida, dopo gli eccezionali risultati sul fronte della raccolta differenziata che ha sfiorato l’80%, lancia il marchio “EcoFeste Parma 2017” per tutti quegli eventi previsti e attuati tra giugno e dicembre di quest’anno sul territorio comunale. La sfida lanciata dal comune assieme all’’Associazione dei Comuni Vrtuosi’, secondo il bando, ha come finalità “di ridurre gli impatti generati dai vari servizi di accoglienza e ristoro, attraverso l’individuazione di un responsabile interno per la raccolta dei rifiuti, e l’istituzione di apposita organizzazione finalizzata alla riduzione della produzione di rifiuti”. E per raggiungere questo scopo il bando prevede una serie criteri obbligatori e stringenti che trasformano qualsiasi evento, in un evento a rifiuti zero.
Al primo punto c’è la “presenza contenitori ed istruzioni per la raccolta differenziata nei punti di produzione rifiuti (cucina, bar, zona riconsegna vassoi, ecc)”; segue l’individuazione di uno o più siti di stoccaggio per la raccolta dei cartoni; realizzazione ed esposizione di una piantina precisa della dislocazione dei contenitori della raccolta differenziata; raccolta differenziata di carta, vetro, imballaggi in plastica, tetrapak e lattine; raccolta differenziata di rifiuti organici (scarti e avanzi di cibo); raccolta di olii da frittura e conferimento presso i Centri di raccolta Rifiuti Comunali”.
Sul fronte della riduzione dei rifiuti è previsto l’obbligo che l’intero servizio con posate, bicchieri e piatti sia costituito di stoviglie riutilizzabili per tutte le portate “oppure utilizzo piatti, bicchieri e posate (eventualmente anche contenitori per cibo da asporto) biodegradabili e compostabili certificati per ogni portata; acquisto di prodotti con minori imballaggi (es. prodotti alla spina) o con imballaggi differenziabili. Formazione, informazione e comunicazione; ed infine formazione del personale (addetti ai tavoli, alla ristorazione) e nomina di un referente per il progetto “Ecofeste Parma 2017” che curerà i rapporti con l’amministrazione Comunale”.
A questi obblighi se ne aggiungono altri “facoltativi” ma che fanno capire lo spirito alla base della creazione del marchio ossia quello della riduzione rifiuti. Infatti, solo per citarne qualcuno, troviamo: prevedere modalità di asporto del cibo avanzato da parte dei partecipanti medianti idonei contenitori dotati di chiusura; prevedere monoporzioni di cibo per i bambini; accordi con Associazioni di Volontariato per l’utilizzo degli eventuali avanzi di cibo; utilizzo di acqua pubblica dell’acquedotto, come bevanda ai tavoli, in contenitori a rendere e utilizzo di acqua gassata in bottiglie di vetro (vuoto a rendere); formazione, informazione, comunicazione attraverso iniziative di educazione ambientale o momenti di sensibilizzazione dedicati (seminari, convegni, ludoteche o laboratori sul riciclo ecc); fino ad attività di incentivazione alla mobilità sostenibile, come per esempio l’istituzione di un servizio navetta da luoghi raggiungibili con mezzi pubblici.
Insomma il passo compiuto dalla città di Parma va nella direzione giusta, punta al massimizzazione del recupero dei materiali e contemporaneamente alla riduzione della produzione dei rifiuti, nell’ottica della strategia Rifiuti Zero.
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata del Comune di Parma sulle “EcoFeste Parma 2017”.