Torino, rallenta la produzione rifiuti nei primi quattro mesi: -1,3%
Il mese di aprile 2017 ha registrato una drastica contrazione della produzione ribaltando il trend dei primi tre mesi dell’anno. Raccolta differenziata al 40,98% e boom di ingombranti
06 June, 2017
Rallenta la produzione rifiuti nella città di Torino, infatti stando ai dati diffusi da Amiat Gruppo Iren sui rifiuti prodotti dalla città nel mese di aprile 2017, nei primi quattro mesi dell’anno si evince un calo dell’1,3% (circa 1.800 tonnellate) sulla produzione totale di rifiuti, portando la città a quota 137.446 tonnellate prodotte nel primo quadrimestre 2017. Mentre se si confrontano i soli mesi di aprile il calo è più evidente e segna un -6% (poco più di 2.200 tonnellate di rifiuti in meno rispetto ad aprile 2016).
Per quanto riguarda i rifiuti differenziati il calo nei primi quattro mesi è dell’1,5%, poco più di 906 tonnellate in meno, mentre se si confrontano i soli mesi di aprile il calo della produzione di rifiuti indifferenziati è del 6,5%, pari a 984 tonnellate.
Il calo si registra anche per quanto riguarda i rifiuti indifferenziati che frenano la loro produzione dell’1,1% (poco meno di 910 tonnellate) nel primo quadrimestre, mentre nel solo mese di aprile il calo è stato pari al 5,7% (circa 1.220 tonnellate).
A conti fatti il mese di aprile 2017 ha ridimensionato il trend registrato nei primi tre mesi dell’anno, addirittura ribaltandolo. Infatti se fino alla fine di marzo 2017 si registrava a Torino un aumento dello 0,3% della produzione totale dei rifiuti (+0,1% di indifferenziato e +0,5% di differenziata) con la drastica riduzione della produzione rifiuti registrata nel mese di aprile il trend è stato invertito.
Una inversione di tendenza che si riflette anche sulla percentuale di raccolta differenziata cittadina che nei primi quattro mesi si attesta al 40,98% rispetto al 41,08% dello stesso periodo dell’anno precedente. Una variazione in percentuale davvero irrisoria alla quale va aggiunta la quota relativa alle raccolte differenziate effettuate da terzi che normalmente valgono dai 2 ai 4 punti di raccolta differenziata, ma che sono escluse dai dati forniti da Amiat.
Se scendiamo nel dettaglio dell’andamento delle raccolte delle varie frazioni merceologiche che costituiscono la raccolta differenziata, si conferma il calo della raccolta dell’organico che nei primi quattro mesi del 2017 4 mesi è scesa del 6,3% (pari a 1.037 tonnellate) mentre le altre frazioni tradizionali registrano cali molto contenuti (lattine/vetro -0,9%; plastica -0,7%; carta/cartone -3,9%) ad eccezione dei Raee che registrano una flessione del 6,7%.
Discorso a parte vale per le frazioni che possiamo definire non comuni non comuni, infatti continua la corsa del legno che registra nei primi quattro mesi un +15% (circa 606 tonnellate), gli ingombranti +30% (364 tonnellate), abiti usati +12% (37 tonnellate), inerti da CDR +11% (88 tonnellate) e quella parte di rifiuti recuperati attraverso lo spazzamento stradale e avviati a riciclo che cresce del 5,6% (quasi 76 tonnellate).