Torino, nei primi cinque mesi del 2017 stabile la produzione rifiuti
Nei primi cinque mesi del 2017 la produzione totale dei rifiuti cala dello 0,5% e la differenziata è al 41% (escluso terzi). Male umido e carta/cartone mentre continua la corsa di legno, abiti usati e ingombranti
14 June, 2017
La produzione rifiuti nei primi cinque mesi del 2017 nella città di Torino segna un -0,5% (pari a 885 tonnellate) e, se si considera che nel 2016 c’è stato un giorno di lavoro in più, il dato è pressoché in linea con lo stesso periodo del 2016. Anche le produzione di rifiuti differenziati e indifferenziati sono stabili che rispettivamente calano dello 0,6% (pari a poco più di 470 tonnellate) e 0,4% (pari a 410 tonnellate).
La raccolta differenziata è stabile al 41,03% ma, come sempre accade, a questo dato manca la quantità di rifiuti differenziati e intercettati da terzi che mediamente fanno salire la percentuale della raccolta differenziata dai 2 ai 4 punti.
Invece, se si considera solo il mese di maggio 2017 rispetto al maggio 2016, i dati forniti da Amiat Gruppo Iren mostrano un aumento della produzione totale dei rifiuti (+2,6% pari a 930 tonnellate), di quelli indifferenziati (+2,3%, poco meno di 500 tonnellate) e differenziati (+2,9%, 430 tonnellate), andando di fatto a ridimensionare i dati relativi al primo quadrimestre che, seppur minima, vedevano una contrazione della produzione rifiuti.
Per quanto riguarda il dettaglio delle frazioni merceologiche, nei primi cinque mesi del 2017 continua il calo dei rifiuti organici (-3,8% pari a 766 tonnellate), carta e cartone (-4,5%, circa 1000 tonnellate), vetro e lattine (-0,8%, pari a 90 tonnellate) e dei Raee (-10%, cira 130 tonnellate); mentre in controtendenza i dati relativi alla plastica che cresce dell’1,6% (circa 80 tonnellate).
Degna di nota, per il prezioso contributo alla raccolta differenziata cittadina, è la corsa di alcune raccolte “non convenzionali” che crescono a doppia cifra come il legno (+17,7%, pari a 886 tonnellate), ingombranti (+24,5%, circa 341 tonnellate), abiti usati (+10,3%, pari a 43 tonnellate), inerti da CdR (+16,3%, 165 tonnellate) e i rifiuti avviati a riciclo con lo spazzamento stradale (+12,9%. 203 tonnellate).