PFU Zero sulle coste italiane, raccolta straordinaria di gomme giunte a fine vita a Lampedusa: recuperate in mare più di 100 gomme
L’associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre sono intervenuti a Lampedusa con PFU Zero sulle coste italiane, il progetto di raccolta straordinaria di pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati
26 June, 2017
L’associazione Marevivo e il Consorzio EcoTyre sono intervenuti a Lampedusa con PFU Zero sulle coste italiane, il progetto di raccolta straordinaria di pneumatici fuori uso (PFU) abbandonati, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Federparchi-Europarc Italia e in collaborazione con la Guardia Costiera. All’evento di oggi hanno partecipato Salvatore Martello, Sindaco del Comune di Lampedusa, Paolo Monaco, Comandante della Capitaneria di Porto di Lampedusa, Carmen di Penta, Direttore Generale Marevivo, ed Enrico Ambrogio, Presidente EcoTyre.
Le operazioni di recupero degli PFU in mare si sono svolte sabato 24 giugno al Porto Vecchio, dove hanno lavorato le squadre dei subacquei della divisione sub Marevivo con la collaborazione dei diving locali, Blue Dolphins Diving, Marina Diving, Moby Diving Center, Pelagos Diving Center e Wild Tuna Diving. Sono state raccolte in mare più di 100 gomme giunte a fine vita. A queste vanno aggiunte le circa 800 gomme raccolte presso l’isola ecologica oggi, lunedì 26 giugno, secondo quanto previsto dall’accordo tra EcoTyre e Lampedusa. Tra terra e mare sono stati portati via complessivamente 10 tonnellate di pneumatici fuori uso.
L’iniziativa, infatti, rientra nel protocollo d’intesa che EcoTyre, il Consorzio primo in Italia per numero di Soci, ha sottoscritto nel 2015 e rinnovato nel 2016 con l’isola, in collaborazione con Marevivo, che prevede la raccolta straordinaria e il ritiro periodico degli PFU presenti a Lampedusa. Le caratteristiche geografiche determinano una serie di difficoltà logistiche oggettive per la gestione degli PFU e questo nel tempo può determinarne un possibile accumulo. EcoTyre, per far fronte a questa situazione, fornisce gratuitamente e periodicamente il servizio di ritiro degli PFU e ne garantisce l’avvio al corretto recupero.
Il progetto sperimentale a Lampedusa ha avuto un grande successo; per questo sono stati sottoscritti successivamente altri due protocolli, uno con il Comune di Pantelleria e uno con il Comune di Ustica.
Gli PFU raccolti a Lampedusa rispetteranno, dunque, la corretta filiera: saranno condotti dai mezzi del Consorzio EcoTyre agli impianti di trattamento per essere gestiti. Sono, infatti, una tipologia di rifiuto cosiddetta ‘permanente’: se lasciata in natura e in mare, necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100%: la maggior parte viene triturata generando il cosiddetto “granulato di gomma”, un materiale di riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’arredo urbano.
Gummy, la mascotte di EcoTyre, ha intrattenuto i presenti con giochi e attività di animazione con l’obiettivo di far capire come funziona la corretta filiera di gestione degli PFU e quanto sia importante la salvaguardia del mare e dei suoi abitanti.
EcoTyre, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, ha avviato da tempo un progetto più ampio, PFU ZERO, in cui rientra anche PFU Zero sulle coste italiane, con l’obiettivo di creare e avere a disposizione una mappatura di depositi abbandonati di PFU segnalati da enti locali, associazioni e cittadini. Le raccolte straordinarie eseguite da EcoTyre sono svolte in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.
Marevivo ed EcoTyre, con PFU Zero sulle coste italiane, sono già intervenuti a Monte Argentario, a Gallipoli e ad Anzio. Dopo Lampedusa, è in programma la tappa conclusiva di questa prima edizione a Milazzo, venerdì 30 giugno.
“Portiamo avanti con convinzione questa campagna perché crediamo che sia importante diffondere in ogni istante la cultura della tutela del mare contro l’abbandono dei rifiuti - ha spiegato Carmen di Penta, direttore generale di Marevivo -.Ringraziamo per la collaborazione il Sindaco, che appena insediato si è già dimostrato attivo sul fronte della tutela dell’isola di Lampedusa, e tutti i volontari diving che hanno permesso la riuscita dell’operazione”.
“Abbiamo collaborato con impegno e dedizione in questi anni – ha dichiarato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – con l’isola di Lampedusa, raggiungendo ottimi risultati. L’importante successo del progetto sperimentale di raccolta straordinaria, periodica e gratuita di PFU sull’isola ha portato alla sottoscrizione di protocolli di intesa anche con i Sindaci di Pantelleria e Ustica. Siamo molto orgogliosi di garantire la raccolta presso queste splendide isole che, proprio per la loro conformazione geografica, sono aree in cui la logistica è più complessa”.
“Siamo soddisfatti del lavoro fatto in questi due giorni lampedusani da parte dei volontari di Marevivo e del Consorzio EcoTyre, - ha spiegato Salvatore Martello, Sindaco del Comune di Lampedusa - un'attività concreta sia per l'efficacia del messaggio educativo che per gli ottimi risultati raggiunti. Confermo la volontà dell'amministrazione a rinnovare la convenzione, per la raccolta gratuita degli PFU, con EcoTyre scaduta da alcuni mesi”.
“Ancora una volta le Isole Pelagie, ed in particolare l’isola di Lampedusa, hanno beneficiato di questa importante iniziativa promossa da Marevivo ed EcoTyre, che ha visto il coinvolgimento di una nostra motovedetta, dei diving locali, dei pescatori e del personale e dei mezzi dell’Area Marina Protetta. - ha dichiarato Paolo Monaco, Comandante della Capitaneria di Porto di Lampedusa - Il recupero dei pneumatici dal fondo del mare, oltre alla fondamentale opera di bonifica, rappresenta un importante esempio di civiltà e sensibilizzazione ambientale per alimentare una sempre più viva “coscienza verde” nelle future generazioni.
Nel corso dell’anno avevamo già collaborato con i volontari di Marevivo nell’ambito del progetto “Delfini Guardiani”, che ha riguardato in particolare i bambini dell’isola di Linosa, che hanno avuto la possibilità di visitare e vivere un giorno a bordo di una nostra Motovedetta all’insegna del rispetto dell’ambiente e del mare.”