Da semplici sacchetti di plastica a tavole da skateboard, la geniale idea di Jason Knight per ridurre i rifiuti
Le nuove tavole non solo piacciono agli skaters e abbattono i costi ma i negozi di skate indipendenti e le altre imprese locali potranno creare dei propri e autonomi centri di riciclaggio
10 July, 2017
Che la creatività sia una delle principali armi per combattere l’inquinamento e salvaguardare l’ambiente non è una novità, ma trasformare sacchetti di plastica in una tavola da skateboard è qualcosa davvero fuori dal comune.
Quella del britannico Jason Knight, ventiduenne studente universitario, non è solo una bella idea che grazie alla sua università la Brunel University London è diventata una realtà ma, la nuova tavola, oltre al favore degli skaters in riva al Tamigi può diventare un vero e proprio esempio di impresa che si basa sull’economia circolare.
L’idea di Jason è abbastanza semplice: raccogliere circa 1.500 sacchetti di plastica, triturarli, scioglierli e attraverso uno stampo e una pressa creare una tavola da skate. Se si considera che le normali tavole sono tradizionalmente realizzate in compensato da alberi di acero canadese, il vantaggio ambientale è davvero tangibile: da un lato si combatte la deforestazione e dall’altro si riduce il numero di sacchetti di plastica in circolazione.
Inoltre Jason spera che i negozi di skate indipendenti e le altre imprese locali possano creare dei propri e autonomi centri di riciclaggio, permettendo ai clienti di crearsi una tavola con la propria plastica raccolta. Così da ridurre drasticamente i costi e sensibilizzare gli skaters ma non solo a comportamenti virtuosi e sostenibili.
Gli skateboardisti più esperti hanno descritto le nuove tavole come più flessibile di una tavola di legno: "si può fare un ollie (salto, ndr) più alto che con una tavola di legno, aprendo nuove possibilità per i trucchi". Inoltre, dal punto di vista estetico, le tavole "sembrano incredibili, il fatto che ogni tavola è unica è originale, gli skaters saranno in grado di personalizzare i loro ponti con qualsiasi colore che vogliono".
Attualmente ci vogliono circa due ore per riscaldare la plastica necessaria per uno skateboard, ma Jason intende continuare a sviluppare il suo progetto per accelerare le cose.
"È stato dimostrato che c'è una correlazione positiva tra persone interessate a skateboard e persone interessate alla sostenibilità, ma c'è anche questo stigma datato che risale alle origini della subcultura da skateboard che considera che gli skateboarder sono un fastidio pubblico", ha detto Jason.
"Spero che questo progetto, possa permettere alle persone di incentivare la raccolta dei rifiuti nella loro comunità per creare qualcosa di veramente cool".