Recupero di cibo record nei mercati milanesi
In estate si spreca sempre più frutta e verdura ma la povertà non va in vacanza e i volontari Recup riescono a distribuire il 70% del cibo che raccolgono.
03 August, 2017
“La scorsa settimana abbiamo raccolto una quantità infinita di frutta e verdura in 3 mercati. Lunedì in via Esterle abbiamo recuperato 600 kg di merci. Mentre al mercato di piazza Martini, del mercoledì, ne sono stati recuperati circa 500 kg, soprattutto meloni, melanzane e cetrioli, che sono i cibi più pesanti. Ma abbondano anche le carote. La gente compra solo le cose belle e scarta i prodotti ancora buoni ma che sono meno freschi. Il massimo è stato raggiunto venerdì, al mercato in via Marco Aurelio, con 800 kg di prodotti. C’erano angurie, avocadi. Ma anche 10 cassette di ananas da 10 kg ciascuna, non più freschissime che per prudenza abbiamo lavato con amuchina e due volontarie Recup, Antonella e una signora ci dà una mano al mercato Martini, hanno preparato una marmellata buonissima! E poi le banane che a fine mercato non mancano mai. Una gentile signora russa che ogni tanto viene a trovarci ha preso dal nostro banchetto un bel po’ di banane e prima della chiusura ci ha portato un ottimo frullato a base di banane e latte fresco.”
Come mai avanza tanto cibo? Molti milanesi saranno già in vacanza ma nel mese di luglio la città non si era ancora svuotata.
“Abbiamo cercato di capire cosa c’è dietro questi quantitativi di cibo in eccesso. Molti commercianti non possono permettersi una cella frigorifero, hanno solo il furgone per il trasporto e la vendita. Tutti i giorni vanno al mercato generale per comprare la merce che con questo caldo va in decomposizione velocemente. Gli ambulanti preferiscono regalare quello che avanza (frutta e verdura spesso troppo matura o comunque non freschissima) piuttosto che buttarlo il giorno dopo.
Recup riesce comunque a distribuire tutto il cibo in eccesso che recupera in estate?
“Purtroppo no. Riusciamo a distribuire il 70% del cibo recuperato in estate. Circa 50-100 kg di cibo in eccesso recuperato viene poi buttato. Eppure la povertà non va in vacanza e a fine mercato ci sono sempre più persone che usufruiscono del cibo recuperato. Noi volontari – che a parte qualche eccezione siamo lavoratori precari – nei mesi estivi ci alterniamo. Ma in queste settimane abbiamo ricevuto un “arrivederci a settembre” da alcune associazioni ed enti religiosi ai quali durante l’anno distribuiamo il cibo recuperato, come Comin, una cooperativa sociale di solidarietà e il centro di ascolto parrocchiale in zona Moscova.”
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