Da Torino alla Lombardia, tempo di retromarce su smog e domeniche a piedi
Il commento di Andrea Poggio, responsabile Mobilità sostenibile Legambiente, alla retromarcia dell’amministrazione comunale sulle domeniche a piedi: “C’è una preoccupante marcia indietro da parte delle Regioni e delle città del Nord Italia rispetto alla prossima stagione di inquinamento”
“Capisco che sia più facile operare sul centro ma ci sarebbe più bisogno di creare delle alternative visibili della città al normale traffico in periferia piuttosto che in centro. La sfida vera nelle grandi città, infatti, si fa riqualificando e rigenerando le periferie”. Andrea Poggio, responsabile Mobilità sostenibile Legambiente, commenta così ad Eco dalle Città la decisione dell’amministrazione comunale torinese che ha prima annunciato 13 domeniche a piedi su tutta la città e poi ha fatto retromarcia limitandole alla Ztl centrale. Poggio allarga il ragionamento guardando ad un altro dietrofront che arriva dalla Lombardia. “C’è una preoccupante marcia indietro da parte delle Regioni e delle città del Nord Italia rispetto alla prossima stagione di inquinamento. La Regione Lombardia ha deciso di non bloccare più per tutta la stagione autunno-inverno i veicoli euro 3 diesel e limita il blocco all’euro 2. Anche Milano sembra intenzionata a fare questa marcia indietro. Resiste ancora l’Emilia Romagna. Stiamo affrontando il prossimo inverno di inquinamento con gli stessi logori strumenti preventivi dell’anno scorso. Si rischia di restare inquinati come l’anno scorso e che la procedura di infrazione europea vada avanti trovandoci così ad essere sia inquinanti che tartassati”. Eppure, verebbe da dire, che le Regioni del Nord con il recente protocollo anti-smog della Pianura Padana sembravano puntare in avanti sulle politiche anti-inquinamento. Ma a quanto pare non è così. “Lombardia ed Emilia Romagna avevano già previsto nei loro Piani di risanamento dell’aria lo stop semestrale ai diesel euro 3 nelle città. Il nuovo protocollo, cercando di trovare una mediazione con le altre Regioni (Piemonte e Veneto), ha chiesto a tutte le Regioni del Nord di inserire il blocco dei diesel euro 3 a partire dal 2018. La Lombardia ha così deciso di rinviare di un anno facendo come Veneto e Piemonte. Il provvedimento, che ha lo scopo di incrementare i livelli di prevenzione di inquinamento per bloccare la procedura di infrazione comunitaria, rischia di ottenere l’effetto contrario. E se il procedimento andrà avanti - conclude il responsabile Mobilità sostenibile Legambiente - noi cittadini italiani per colpa della latitanza delle nostre Regioni e delle nostre Città ci troveremo ad essere inquinati vedendoci per di più aumentare le nostre tasse”.